Gli Stati Uniti hanno colmato l'ampio gap nel mining di Bitcoin (BTC) lasciato dalla Cina a fine giugno 2021. Nonostante le assordanti critiche relative ad un elevato consumo di energia, i funzionari del Texas, uno dei centri di mining di criptovalute in più rapida crescita negli Stati Uniti, ritengono che le operazioni di mining possano, in effetti, ottenere un rapporto simbiotico con l'industria energetica

Una newsletter condivisa dall'ufficio del Comptroller del Texas ha rivelato la posizione favorevole dello Stato nei confronti delle criptovalute, con l'intento di ospitare miner ed operatori a lungo termine. Chiarendo il malinteso generale sull'utilizzo di energia da parte di Bitcoin, la nota fiscale ha evidenziato che, a differenza di "impianti di produzione o impianti chimici industriali, che possono rimanere in funzione per decenni", gli impianti di mining di criptovalute non richiedono grandi quantità di energia elettrica alla rete.

Con il trasferimento di un maggior numero di crypto miner in Texas, le preoccupazioni per la domanda di energia elettrica rimangono, poiché l'improvvisa impennata minaccia di alterare l'equilibrio tra domanda e offerta. Mentre altre industrie affamate di energia spesso continuano a produrre nonostante le fluttuazioni di mercato, una delle preoccupazioni sollevate nella newsletter da Joshua Rhodes, ricercatore associato con sede in Texas, è la seguente:

"La differenza è che le miniere di Bitcoin (strutture di mining) possono arrivare così velocemente e possono sparire così velocemente a seconda del prezzo di Bitcoin".

Data la carattestica unica del mercato del crypto mining, i funzionari del Texas ritengono che i miner possano partecipare a programmi di risposta alla domanda, che prevedono lo spegnimento dell'energia richiesta dai miner durante i picchi di domanda. Questo processo è ampiamente adottato dalle industrie ad alta intensità energetica, come gli impianti petrolchimici.

Inoltre, lo studio prevede che l'aumento delle operazioni di mining possa stimolare la creazione di ulteriori infrastrutture energetiche, soprattutto nelle aree remote del Texas occidentale.

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A giugno 2022, un bear market prolungato ha fatto crollare i ricavi del mining ai minimi storici. Tuttavia, i dati di blockchain.com mostrano che i ricavi del mining di BTC siano balzati di quasi il 69% in un mese, dai 13,928 milioni di dollari del 13 luglio ai 23,488 milioni di dollari del 12 agosto.

Inoltre, i prezzi più bassi delle apparecchiature di mining (GPU) hanno permesso ai miner di BTC di aggiornare ed espandere i loro impianti di mining per tentare di estrarre gli ultimi 2 milioni di BTC.