Nel Q2, eToro ha registrato un'enorme crescita del crypto trading, tanto che oggi rappresenta il 73% delle commissioni.

Questa settimana l'azienda ha annunciato i risultati del secondo trimestre, registrando 362 milioni di dollari di commissioni totali e 9,4 miliardi di dollari in asset in gestione (AUM).

In un aggiornamento per gli investitori rilasciato lo stesso giorno, l'azienda ha sottolineato che le criptovalute hanno rappresentato il 73%, l'equivalente di 264,26 milioni di dollari di commissioni: un enorme aumento del 2.259% rispetto agli 11,2 milioni riportati nel secondo trimestre del 2020.

I volumi complessivi dei trade sono aumentati del 125% rispetto al Q2 del 2020: Yoni Assia, CEO e co-fondatore di eToro, sottolinea che la crescita sia stata "sostenuta da un atteggiamento degli investitori orientato al lungo termine" e resa possibile fornendo un "semplice accesso" alle crypto tramite un'interfaccia mobile intuitiva unita a contenuti di educazione finanziaria. Il CEO dichiara inoltre:

“Le criptovalute hanno generato enormi commissioni nel secondo trimestre del 2021, riflettendo il forte interesse degli investitori al dettaglio nei mercati delle criptovalute. L'interesse è stato diversificato tra le criptovalute offerte da eToro con i più alti volumi di scambio in BTC, XRP, ETH, ADA e DOGE.”

L'attività di trading della piattaforma si è evoluta drasticamente negli ultimi dodici mesi. I dati mostrano che nel secondo trimestre del 2020 le criptovalute hanno rappresentato solo il 7% delle commissioni, mentre le materie prime e le azioni hanno dominato rispettivamente con il 45% e il 41%. Nel secondo trimestre di quest'anno, le materie prime rappresentavano solo il 7% e le azioni il 18%.

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Durante il Q2, eToro ha anche registrato forti aumenti in altre aree: l'utile netto da negoziazione è stato di 291 milioni di dollari, siglando una crescita del 136% rispetto allo scorso anno. Anche la base utenti ha visto un aumento significativo, con 2,6 milioni di nuovi utenti registrati, in crescita del 121% rispetto al secondo trimestre 2020.

La piattaforma sarà presto quotata sul Nasdaq tramite un accordo di acquisizione per scopi speciali (SPAC) da 10 miliardi di dollari, che dovrebbe concludersi questo trimestre.

Nonostante la crescita impressionante, l'azienda ha registrato un utile netto negativo di 89 milioni di dollari, che è stato attribuito a "un addebito non in contanti di 71 milioni di dollari in compensi basati su azioni" ai dipendenti e 36 milioni in costi di transazione relativi alla fusione SPAC con FinTech Acquisition Corp. V