Julia Leung Fung-yee, CEO della Securities and Futures Commission (SFC) di Hong Kong, ha affrontato il tema della regolamentazione del Web3 da parte di Hong Kong nel Novembre 2022, dopo il crollo del crypto exchange FTX, affermando che il trading di criptovalute è una parte importante dell'ecosistema degli asset virtuali.

Durante lo speech, Leung avrebbe spiegato che il nuovo sistema di licenze per i fornitori di asset virtuali garantirà la protezione degli investitori, tenendo conto dei rischi che le istituzioni finanziarie devono affrontare. A suo avviso, incorporare i fornitori di asset virtuali nel sistema normativo era l'unico modo per accogliere l'innovazione e rafforzare la fiducia del mercato dopo il fallimento di FTX.

Hong Kong ha sfruttato il crollo di FTX per ridurre i rischi normativi associati agli exchange centralizzati. Nel Dicembre 2022 — meno di un mese dopo la crisi dell'exchange — il consiglio legislativo ha incluso i fornitori di virtual asset nella stessa legislazione che regola le istituzioni finanziarie tradizionali.

Le nuove normative introducono severe linee guida in materia di antiriciclaggio e leggi sulla protezione degli investitori per gli exchange di asset digitali che desiderano aprire un'attività a Hong Kong. Inoltre, introduce un nuovo regime di licenze che consente agli investitori retail di negoziare asset virtuali. Fino a poco tempo fa, il trading di asset digitali era riservato agli investitori professionali e ai trader con almeno 1 milione di dollari in asset bancabili.

Secondo Leung, il sistema di licenze per le criptovalute di Hong Kong è un buon esempio della politica cinese "un Paese, due sistemi". Dal 2021 le cripto sono state vietate nella Cina continentale, mentre Hong Kong ha adottato un approccio diverso, promuovendo un ambiente accogliente per l'industria cripto.

Negli ultimi 12 mesi, più di 150 aziende Web3 si sono stabilite nel Cyberport di Hong Kong — un hub digitale creato dal governo locale per promuovere l'innovazione. L'afflusso è avvenuto a seguito dello stanziamento da parte del governo di 50 milioni di yuan (7 milioni di dollari) per accelerare lo sviluppo di Web3.