Tyler e Cameron Winklevoss, fondatori dell'exchange di criptovalute Gemini, hanno ottenuto sei brevetti relativi alle stablecoin: lo confermano dei documenti depositati presso il Patent and Trademark Office degli Stati Uniti.

Tre di questi brevetti — il primo, il secondo e il quinto nella lista — definiscono dei modi per apportare modifiche all'offerta monetaria di una stablecoin su blockchain. In particolare, il primo brevetto descrive come enti di terze parti affidabili, come banche o exchange, possono generare asset anche on-demand.

Stablecoin nella finanza tradizionale

Due di questi brevetti — Il terzo e il sesto — descrivono invece un sistema per la creazione di una stablecoin su blockchain pubblica. Il terzo brevetto suggerisce inoltre che le stablecoin potrebbero essere utilizzate come garanzia nelle transazioni finanziarie eseguite tramite contratti intelligenti.

Infine il quarto brevetto, depositato il 23 aprile 2018, "si riferisce all'uso di un asset digitale dal valore stabile per pagare dividendi per titoli azionari e altri strumenti finanziari legati ad una blockchain."

La battaglia per i brevetti crypto

Mentre il settore delle criptovaluta matura e comincia a mostrare il suo vero potenziale, un numero sempre maggiore di grandi aziende sviluppa nuova tecnologia così da poterle brevettare prima della concorrenza.

Il colosso IBM ha ad esempio brevettato l'idea per un "token consapevole" capace di registrare gli eventi anche durante transazioni offline. Brian Amstrong, CEO dell'exchange Coinbase, ha invece brevettato un sistema che consente agli utenti di scambiare Bitcoin tramite e-mail. Coinbase stessa ha ottenuto un brevetto per una tecnologia che permette di identificare automaticamente gli account non conformi.

Mary Lacity, professoressa di sistemi informatici al Walton College nonché direttrice del Blockchain Center of Excellence della University of Arkansas, ha affermato che attualmente Stati Uniti e Cina si stanno dando battaglia per il dominio dell'industria blockchain.