Durante l'ultima edizione della conferenza ECB Youth Dialogue, alla quale hanno partecipato i vincitori del concorso "Generation €uro Students’ Award", il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha affermato che le criptovalute non sono una vera e propria forma di denaro, bensì degli asset estremamente rischiosi.
Quando gli è stato chiesto quale fosse l'opinione della Banca Centrale Europea sulle criptovalute, Draghi ha infatti risposto:
"Criptovalute, Bitcoin e cose del genere non sono delle reali valute: sono asset. Un euro è un euro, oggi, domani o fra un mese: sarà sempre un euro. E la BCE sta dietro all'euro. Ma chi sta dietro alle criptovalute? Per questo motivo sono asset molto, molto rischiosi il cui valore risulta estremamente instabile."
Inoltre, poiché i volumi delle criptovalute non sono al momento abbastanza elevati da poter influenzare l'economia europea in maniera significativa, Draghi non pensa che sia compito della Banca Centrale Europea monitorare e regolamentare questo settore:
"Non è qualcosa che riguarda strettamente la banca centrale, l'atto di monitorare e regolamentare [le criptovalute] [...] Direi che è più qualcosa che rientra nel campo della protezione dei consumatori: vogliamo assicurare che gli acquirenti di questi asset sappiano cosa stanno facendo, e siano consapevoli dei rischi."
Lo scorso mese Christine Lagarde, a capo del Fondo Monetario Internazionale (FMI), ha dichiarato che gli innovatori del settore blockchain stanno facendo tremare il mondo della finanza tradizionale:
"Penso che il lavoro di questi innovatori e di chiunque utilizzi i registri distribuiti, non importa se questi beni vengano definiti soltanto asset digitali oppure vere e proprie valute [...] abbia chiaramente dato uno scossone al sistema."