Mentre la Banca nazionale ceca (CNB) si appresta a esaminare la proposta di istituire una riserva di 7 miliardi di dollari in Bitcoin, il ministro delle Finanze ceco ha espresso preoccupazione per la potenziale operazione.
Secondo quanto riportato da Bloomberg in data odierna, il ministro delle Finanze ceco Zbynek Stanjura avrebbe messo in guardia dalla proposta della Banca nazionale ceca di investire fino al 5% delle sue riserve in Bitcoin (BTC).
Il funzionario ha specificamente espresso la sua cautela nei confronti della natura altamente volatile di Bitcoin, non in linea con la stabilità promessa dalle banche centrali.
"La banca centrale dovrebbe rappresentare la stabilità. Considerando il mercato in oggetto, non è decisamente un asset stabile”, sostiene Stanjura.
Banca Nazionale Ceca voterà oggi sulla riserva in Bitcoin
Secondo il Financial Times, il governatore della CNB Aleš Michl dovrebbe proporre il suo piano di acquisizione di Bitcoin alla riunione del consiglio di amministrazione della banca proprio oggi.
Qualora venisse approvato, la CNB potrebbe potenzialmente detenere almeno 7 miliardi di dollari in Bitcoin, a fronte di un totale di riserve della banca centrale di oltre 146 miliardi di dollari.
Nel proporre il piano di acquisizione di Bitcoin, Michl ha riconosciuto l'alta volatilità dell'asset. Tuttavia, il governatore ha sottolineato il più ampio interesse degli investitori per BTC, in seguito al lancio di fondi exchange-traded da parte di società come BlackRock avvenuto l'anno scorso.
Fonte: DavidFBailey
“Bitcoin presenta una notevole volatilità, che rende più difficile trarre vantaggio dalla sua attuale bassa correlazione con altri asset”, spiega Michl su X il 29 gennaio.
"Ecco perché giovedì chiederò al nostro team di valutare più approfonditamente il ruolo potenziale di Bitcoin nelle nostre riserve. Niente di più, niente di meno”, aggiunge.
Michl ha altresì precisato che non è prevista una decisione imminente, in quanto “è necessaria un'analisi ponderata”.
Industria locale accoglie con favore il potenziale provvedimento
Le principali aziende del settore della Repubblica Ceca hanno accolto con favore la proposta di Michl, in quanto riflette una strategia lungimirante di diversificazione dall'euro e di adozione del potenziale a lungo termine di Bitcoin.
“La Repubblica Ceca è stata a lungo leader nell'innovazione di Bitcoin: sede del primo mining pool, del primo hardware wallet e di una delle più grandi conferenze di Bitcoin al mondo, che si tiene ogni anno a Praga”, commenta Lucien Bourdon, analista di Trezor, a Cointelegraph.
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Sebbene alcuni possano sostenere che le allocazioni in Bitcoin da parte delle banche centrali globali non costituiscano la principale finalità della criptovaluta, Bourdon non crede che sia questo il caso.
“Piuttosto che la centralizzazione, ciò riflette il ruolo crescente di Bitcoin come asset affidabile in un sistema finanziario in evoluzione”, sostiene Bourdon, aggiungendo:
"La realtà è che Bitcoin ha un valore per tutti i partecipanti – individui, istituzioni e Stati – garantendo al contempo che nessuna entità possa esercitare un controllo unilaterale sulla sua rete. Il fatto che le banche centrali siano ora in competizione per l'acquisto di Bitcoin convalida la sua resilienza e desiderabilità”.
La notizia emerge in un momento in cui i legislatori degli Stati Uniti stanno attivamente promuovendo la creazione di riserve strategiche in Bitcoin sia in diversi Stati che a livello federale.
Il 29 gennaio, la senatrice Cynthia Lummis ha esortato gli Stati Uniti a prendere la decisione di adottare una riserva strategica in Bitcoin prima della Repubblica Ceca.
Contestualmente, in data odierna il Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde si è detta certa che Bitcoin non sarà oggetto di riserve nell'Unione Europea.
Traduzione a cura di Walter Rizzo