Secondo uno studio recentemente pubblicato da Cyble Research Team, sul dark web sono stati messi in vendita i dati di oltre 80.000 carte di credito provenienti da tutto il mondo.

In particolare, questi dati sembrano provenire soprattutto da Stati Uniti (33.000), Francia (14.000), Australia (5.000), Regno Unito (5.000), Canada (2.000), India (1.300) e Singapore (1.200). Sono incluse carte di credito sia Visa che Mastercard, sottolinea Cyble.

Il prezzo di ogni singola carta, che include nome del proprietario, codice CVV e data di scadenza, è di solo 5$. Vengono accettati soltanto pagamenti in criptovaluta, e il prezzo è lo stesso indipendentemente dal valore effettivo dei fondi che queste carte contengono.

Trapelati anche i dati di fatturazione con gli indirizzi degli utenti

I ricercatori sono riusciti a identificare il Paese di origine di queste carte tramite una fuga dei dati di fatturazione, che includevano anche l'indirizzo dei proprietari. 

Non è chiaro come gli hacker siano riusciti a mettere le mani su queste informazioni, ma Cyble ritiene che possano provenire da un sito web di phishing oppure da un negozio online a cui i criminali sono riusciti ad accedere.

Hacker vendono dati rubati sul dark web in cambio di crypto

Recentemente Cyble Research Team ha identificato e segnalato un'altra grave fuga di dati: le informazioni personali di oltre 47,5 milioni di utenti indiani dell'applicazione Truecaller sono state vendute sul dark web per solo 1.000$.

Inoltre, come segnalato questo mese proprio da Cointelegraph, un gruppo di hacker è riuscito a mettere le mani sui dati di 129 milioni di proprietari russi di auto. Queste informazioni sono poi state vendute sul dark web in cambio di Bitcoin (BTC).