Nella storia di Bitcoin, c’è stato un periodo in cui l’exchange di derivati BitMEX regnava sovrano sugli altri exchange, e la compagnia deteneva effettivamente una quota di mercato del 50% fino a luglio 2019. Per questo motivo, i trader seguivano con attenzione ogni indicatore collegato a BitMEX, incluso il suo funding rate, l’open interest e la base.
L’open interest misura il numero totale di contratti posseduti dai partecipanti al mercato. Man mano che la cifra aumenta, lo stesso vale per le dimensioni delle potenziali liquidazioni. Il 2 agosto, si è verificato un crollo da 1.400$ quando 1 miliardo di dollari in contratti future sono stati chiusi automaticamente a causa di margini insufficienti.
Anche se non esiste un numero magico, i trader tendono ad agitarsi quando l’open interest si avvicina a 1 miliardo di dollari, causando ciò che alcuni trader definiscono il "fantasma di BitMEX". Questo fenomeno è apparso evidente durante la seconda metà del 2019, quando enormi crolli tracciati dal prezzo di Bitcoin hanno seguito in sette occasioni l’arrivo dell’open interest alla soglia di 1 miliardo di dollari.
Il rischio percepito associato a un open interest elevato dipende dal grado di liquidità dell’asset sottostante. Nel corso del terzo trimestre del 2019, il volume regolare di Bitcoin sugli exchange spot ammontava in media a 2,4 miliardi di dollari al giorno. Quindi, un singolo contratto totalizzante il 42% del volume di Bitcoin sembrava più che rilevante.
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Come raffigura il grafico riportato sopra, non c’è dubbio che l’open interest vicino a 1 miliardo di dollari coincideva con notevoli crolli del prezzo nel periodo tra luglio e settembre. È opportuno sottolineare che il numero elevato di contratti attivi non può essere considerato un fattore di per sé rialzista o ribassista.
La seconda metà del 2019 è stata prevalentemente ribassista
L’ultima metà del 2019 si è rivelata piuttosto difficile per le criptovalute: come molti investitori ricorderanno, persino il presidente statunitense Donald Trump ha criticato pubblicamente Bitcoin. Tutto questo è accaduto mentre il Segretario al tesoro degli Stati Uniti Steven Mnuchin chiedeva un’ulteriore regolamentazione e supervisione per il settore.
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Il grafico riportato sopra mostra in maggiore dettaglio la rilevanza della quota di mercato del 40% di BitMEX in quel periodo. Un solo exchange possedeva un open interest equivalente a metà del volume spot giornaliero di Bitcoin.
Tornando al 2020, BitMEX è stato spodestato da OKEx, il cui open interest totale su future perpetui e mensili ha superato 1 miliardo di dollari il 25 luglio.
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I contendenti rimasti hanno continuato a espandere la propria quota, ma solo recentemente il Chicago Mercantile Exchange (CME), Binance e Bybit sono riusciti a rompere la barriera psicologica di 1 miliardo di dollari.
Il mercato di oggi ricorda marginalmente il 2019, con meno rischio
Curiosamente questo è avvenuto il 20 novembre, solo quattro giorni prima del crollo del 16% verso i 16.334$. Per mettere le cose in prospettiva, l’open interest totale dei future a settembre 2019 ammontava a 3 miliardi di dollari, mentre oggi quattro exchange sono riusciti a superare la soglia del miliardo di dollari.
L’open interest dei future è cresciuto fino a 7,4 miliardi di dollari, ma anche il volume medio giornaliero sugli exchange spot è aumentato, raggiungendo 3,5 miliardi di dollari. Quindi, a differenza dell’anno precedente, un open interest da 1 miliardo di dollari su un singolo exchange non dovrebbe destare preoccupazioni allo stesso modo del 2019.
Ricapitolando, i mercati sono cresciuti e si sono sviluppati al punto da scacciare il fantasma di BitMEX. Tuttavia, potrebbe essere stato sostituito da un fenomeno simile che si verifica quando l’open interest di quattro exchange supera il traguardo di 1 miliardo di dollari.
Ad ogni modo, d’ora in avanti conviene fare molta attenzione a tale indicatore, in quanto questi quattro exchange hanno rimpiazzato BitMEX come leader di mercato. Combinati, Binance, CME, OKEx e Bybit possiedono oltre la metà dell’open interest nel mercato dei future. Anche se tale coincidenza è avvenuta solo una volta, in effetti imita l’effetto del miliardo di dollari osservato l’anno scorso.
Le idee e le opinioni espresse in questo articolo appartengono unicamente all’autore e non riflettono necessariamente i punti di vista di Cointelegraph. Ogni investimento e operazione di trading comporta dei rischi. Dovresti condurre una ricerca propria quando prendi una decisione.