La recente correzione di Bitcoin (BTC) ha spinto la sua dominance al 49,27%, il livello più basso da agosto 2018. Questo ha portato un numero crescente di trader a prevedere che le altcoin sovraperformeranno Bitcoin nel breve termine.
Negli ultimi mesi, la price action delle altcoin sembra essere sempre più svincolata da Bitcoin. Ad esempio, ieri Ether (ETH) ha raggiunto un nuovo massimo storico anche se il prezzo di Bitcoin è crollato del 20% dal picco di oltre 64.000$.
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Il fattore determinante che potrebbe aver favorito le altcoin è l’enorme aumento di popolarità della finanza decentralizzata. In un’intervista su CNBC, il presidente del New York Stock Exchange, Thomas Farley, ha sottolineato che “gli exchange della DeFi oggi stanno elaborando lo stesso volume di Coinbase, se non di più.”
Diamo un’occhiata ai fondamentali e ai fattori tecnici di tre token che negli ultimi mesi hanno tracciato una notevole crescita.
LINK/USDT
Chainlink (LINK) è una delle più popolari soluzioni di oracoli decentralizzati. Per supportare il rapido ritmo dell’innovazione nel settore crypto, il 15 aprile Chainlink ha presentato la sua visione per il futuro nel nuovo whitepaper denominato Chainlink 2.0.
Il documento presenta una nuova architettura per sviluppare smart contract ibridi, in cui network second-layer chiamati Decentralized Oracle Network archiviano ed elaborano dati off-chain prima di trasmettere l’input sulla blockchain. Questo nuovo concetto potrebbe consentire agli sviluppatori di creare smart contract ibridi rapidamente, in modo simile alle Application Programming Interface (API) usate sul web.
Un altro fattore positivo per gli investitori di LINK è emerso il 6 aprile, quando Grayscale ha annunciato l’inserimento della altcoin nel suo Digital Large Cap Fund. Anche se l’allocazione è pari solo allo 0,87%, l’inclusione potrebbe portarlo all’attenzione degli investitori istituzionali.
Il 2 aprile, Polkadot e Chainlink hanno annunciato che i price feed di Chainlink saranno disponibili come oracle pallet su Substrate, consentendo ai progetti nell’ecosistema Polkadot di integrare gli oracoli Chainlink attraverso una libreria semplificata.
Attualmente, LINK sta tracciando una correzione in seguito al suo forte rialzo dai 23,61$ del 24 marzo al massimo storico di 44,33$ il 15 aprile. Anche se il 18 aprile il prezzo è sceso sotto le medie mobili, i rialzisti hanno comprato aggressivamente ai livelli inferiori, come indica la lunga wick della candela giornaliera.
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Da allora, ribassisti e rialzisti si stanno scontrando in prossimità della media mobile esponenziale a 20 giorni (35,89$). I rialzisti stanno cercando di difendere il supporto della EMA a 20 giorni e avviare la prossima fase del rally, mentre i ribassisti tentano di estendere la correzione spezzando il supporto.
La EMA a 20 giorni in lieve aumento e l’indice di forza relativa (RSI) sopra 57 indicano un leggero vantaggio per i compratori. Se i rialzisti riescono a spingere il prezzo sopra i 40$, la coppia LINK/USDT potrebbe tentare un nuovo attacco ai 44,33$. Un breakout da questa resistenza potrebbe dare il via alla fase successiva del trend rialzista, con target prima a 50$ e poi a 55,72$.
Questo scenario verrà invalidato se i ribassisti portano e mantengono il prezzo sotto la EMA a 20 giorni. Un calo di questo genere potrebbe far precipitare il prezzo verso la media mobile semplice a 50 giorni (31,42$) e posticipare la continuazione del rally.
BAND/USDT
Band Protocol (BAND) è stato trattato da Cointelegraph il 2 febbraio quando il prezzo si trovava a 11,14$. Da allora, la criptovaluta ha raggiunto un massimo storico a 23,30$ il 15 aprile: un guadagno del 109% in circa due mesi e mezzo.
Il 15 aprile, il protocollo ha annunciato che i dati dei suoi oracoli sono stati inseriti in Google Cloud Public Data. che può essere usato per creare blockchain tradizionali e ibride, oltre ad applicazioni cloud. Band ha spiegato che l’integrazione in Google Cloud Public Data è stato il primo tra molti casi d’uso esplorati insieme ai partner “per collegare le imprese tradizionali alle applicazioni blockchain.”
Band ha continuato ad avviare partnership per incrementare la sua quota di mercato. Nell’ultimo mese, ha annunciato collaborazioni con Krystal, Equilibrium e Polygon. Inoltre, una delle più grandi istituzioni finanziarie in Thailandia, SCB 10X, ha stretto una partnership con Band come nodo validatore.
BAND si trova attualmente all’interno di un grande range compreso tra 11,50$ e 20,62$. Il 15 e 16 aprile, i rialzisti hanno spinto il prezzo oltre la resistenza superiore del range, senza però riuscire a estendere il breakout.
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Questo suggerisce che i ribassisti sono attivi a livelli più alti. Il 17 aprile, i venditori hanno respinto il prezzo nel range, intrappolando i rialzisti aggressivi. Le liquidazioni di long potrebbero essere una delle ragioni dietro la brusca correzione del 18 aprile che ha spinto il prezzo momentaneamente sotto il supporto a 11,50$.
Tuttavia, i rialzisti hanno comprato aggressivamente le contrazioni, offrendo un segnale positivo per i movimenti futuri.
Dopo essere rimasto tra le due medie mobili per gli ultimi tre giorni, ieri BAND/USDT ha superato la EMA a 20 giorni (17,04$). La coppia potrebbe tornare di nuovo a 20,62$, livello in cui i ribassisti opporranno probabilmente una forte resistenza.
Le medie mobili pressoché orizzontali e l’RSI appena sopra il punto medio suggeriscono che il prezzo potrebbe rimanere nel range ancora per qualche giorno. Un breakout e una chiusura sopra i 21$ aprirà le porte a una continuazione del trend rialzista, e il prossimo target potrebbe essere a 29,74$.
QTUM/USDT
Cointelegraph ha parlato di Qtum (QTUM) l’11 febbraio, a un prezzo di 7,59$. In seguito, il token è decollato e il 19 aprile ha toccato un massimo storico a 20,72$: una crescita del 173% in poco più di due mesi.
Lo sviluppo più atteso è la transizione da un tempo medio tra blocchi di 128 secondi a 32 secondi, prevista per il 30 aprile attraverso un hard fork.
Il 31 marzo, il fondatore di Qtum, Patrick Dai, ha affermato che il protocollo stava lavorando a smart contract per Filecoin tramite il network di Qtum. Lo stesso giorno, Dai ha suggerito che i token non fungibili stanno per arrivare su Qtum.
Il pattern Doji individuato il 19 aprile nel grafico di QTUM ha indicato che forse il trend rialzista sta perdendo le sue forze. La debolezza nel breve termine è stata confermata ulteriormente il 20 aprile, quando il prezzo ha proseguito il suo calo.
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Attualmente, i rialzisti non sono riusciti a difendere l’EMA a 20 giorni (15,08$). Una ripresa sostenuta sopra questo livello indicherà che il sentiment è tornato positivo e i rialzisti hanno assorbito il calo.
In seguito, i compratori cercheranno probabilmente di spingere il prezzo a 18,63$ e 20,72$. Un breakout da questa resistenza segnalerà il ripristino del trend rialzista.
Tuttavia, la divergenza negativa sull’RSI suggerisce un possibile indebolimento dello slancio. La coppia QTUM/USDT potrebbe scivolare verso la SMA a 50 giorni (10,47$), livello in cui i compratori dovranno intervenire per porre fine al declino.
Un forte rimbalzo dalla SMA a 50 giorni potrebbe portare a un consolidamento per qualche giorno, mentre una rottura al di sotto del supporto suggerirà che i ribassisti hanno di nuovo il controllo.
Le idee e le opinioni espresse in questo articolo appartengono unicamente all’autore e non riflettono necessariamente i punti di vista di Cointelegraph. Ogni investimento e operazione di trading comporta dei rischi. Dovresti condurre una ricerca propria quando prendi una decisione.