Clearstream, l'unità di trading di Deutsche Boerse, si sta preparando a lanciare servizi di custodia e regolamento di criptovalute per i clienti istituzionali nel 2025, grazie alla crescente domanda di infrastrutture regolamentate per gli asset digitali.
Secondo quanto riportato da Bloomberg l'11 marzo, il gruppo borsistico tedesco intende offrire la custodia di Bitcoin (BTC) ed Ether (ETH) ai suoi oltre 2.500 clienti istituzionali, con servizi che dovrebbero iniziare ad aprile.
Clearstream fornirà questi servizi di asset digitali attraverso Crypto Finance AG, una filiale con sede in Svizzera di cui Deutsche Boerse ha acquisito la maggioranza nel 2021.
L'unità di trading di Deutsche Boerse mira anche a lanciare il supporto per altre criptovalute e servizi diversificati come le funzionalità di staking, lending e brokeraggio.
“Con questa offerta, stiamo creando uno sportello unico per la custodia, l'intermediazione e il regolamento”, ha dichiarato a Bloomberg Jens Hachmeister, responsabile dei servizi agli emittenti e dei nuovi mercati digitali di Clearstream.
La mossa si allinea con la crescente spinta istituzionale verso i servizi crypto regolamentati in Europa a seguito dell'implementazione della Markets in Crypto-Assets Regulation (MiCA), che è entrata in vigore a tutti gli effetti per i crypto asset service provider il 30 dicembre 2024.
L'offerta istituzionale arriva quasi due mesi dopo l'ingresso di Boerse Stuttgart Digital Custody come primo “crypto asset service provider” tedesco a ricevere una licenza completa ai sensi del MiCA, come riportato da Cointelegraph il 17 gennaio.
La licenza di Boerse Stuttgart fa parte degli sforzi dell'azienda per diventare un fornitore di infrastrutture regolamentate per banche, broker e asset manager.
Il MiCA europeo suscita preoccupazioni per l'eccesso di regolamentazione
Sebbene il MiCA sia ampiamente considerato un passo positivo per la regolamentazione globale delle crypto, alcuni esperti del settore sono preoccupati per il potenziale eccesso di regolamentazione che potrebbe avere un impatto sugli investitori retail e spingere le società crypto fuori dall'Europa.
Se da un lato il regolamento rappresenta un passo significativo verso un'industria più matura, dall'altro cerca di identificare i “punti deboli di controllo” nello spazio crypto, il che potrebbe significare un maggiore controllo per gli investitori retail e gli utenti finali delle piattaforme crypto, secondo Dmitrij Radin, fondatore di Zekret e chief technology officer di Fideum, una società di regolamentazione e infrastrutture blockchain focalizzata sulle istituzioni.
“Gli utenti retail saranno molto più obbligati a fornire informazioni e dati che verranno vagliati. Saranno tenuti a rendere conto del loro operato. La maggior parte degli europei vedrà la tassazione”, ha dichiarato Radin a Cointelegraph.
Il regolamento solleva anche la possibilità di azioni esecutive contro i protocolli blockchain che non rispettano gli standard MiCA. I governi europei potrebbero intentare cause legali contro le piattaforme non conformi durante la fase iniziale di implementazione.
Altri esperti di regolamentazione blockchain temono che il MiCA introduca un consolidamento tra le società crypto con capitale limitato, portando a un potenziale esodo verso il Medio Oriente a causa di normative più permissive.