Il Dipartimento delle Finanze (DoF) di Dubai ha stretto una collaborazione con lo Smart Dubai Office (SDO) per il lancio di un sistema di pagamento basato su blockchain.  La nuova piattaforma, chiamata "Payment Reconciliation and Settlement", è stata ufficialmente attivata in data 23 settembre. Si tratta di un sistema progettato per l'utilizzo da parte di entità governative, come la Polizia di Dubai, la Roads and Transport Authority (RTA) o la Dubai Health Authority (DHA).

Lo scopo dell'iniziativa è quello di garantire maggiore accuratezza e trasparenza per quanto riguarda i processi amministrativi, nonché consentire pagamenti in tempo reale tra strutture governative. Il sistema al momento in vigore, spiega un resoconto pubblicato dal portale d'informazione Zawya, risulta estremamente dispendioso in termini di tempo: alcune operazioni possono richiedere fino a 45 giorni.

La piattaforma viene già utilizzata dalla Dubai Electricity and Water Authority (DEWA) e dalla Knowledge and Human Development Authority (KHDA), le quali hanno accumulato oltre cinque milioni di transazioni di prova prima di acconsentire all'implementazione del nuovo sistema.

Il dottor Aisha Bin Bishr, direttore generale dello SDO, ha commentato che la blockchain è "una delle tecnologie emergenti più promettenti". 

Ad aprile di quest'anno lo sceicco Mohammed bin Rashid, Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti nonché sovrano di Dubai, ha lanciato il progetto "UAE Blockchain Strategy 2021", che mira a rendere il paese un leader internazionale nel settore. L'uomo ha spiegato che l'adozione della tecnologia blockchain aiuterà il governo ad affrontare le sfide future, permettendo di risparmiare ogni anno circa 11 miliardi di AED, equivalenti a circa 3 miliardi di USD, tradizionalmente spesi per la distribuzione dei documenti.

A luglio, il Dubai International Financial Centre (DIFC) ha annunciato una collaborazione con Smart Dubai, allo scopo di sviluppare quel che è stato definito un "Tribunale della Blockchain". Le due organizzazioni mirano ad impiegare tale tecnologia nella verifica delle sentenze giudiziarie nel diritto internazionale, con l'obbiettivo di realizzare un "sistema giudiziario basato su blockchain".