Il 19 maggio, l'Autorità di regolamentazione degli asset virtuali (VARA) di Dubai ha pubblicato il proprio regolamento aggiornato per i fornitori di servizi di asset virtuali (VASP) che operano nella regione. L'autorità di regolamentazione ha concesso ai partecipanti al mercato fino al 19 giugno per conformarsi alle nuove disposizioni.
L'autorità di regolamentazione aveva precedentemente dichiarato a Cointelegraph di aver migliorato i meccanismi di vigilanza e garantito la coerenza delle norme basate sulle attività. Una delle modifiche più significative riguarda la chiarezza normativa sui token RWA.
Irina Heaver, partner dello studio legale NeosLegal con sede negli Emirati Arabi Uniti, ha dichiarato a Cointelegraph che le norme aggiornate chiariscono l'emissione e la distribuzione dei RWA.
“L'emissione di token rappresentativi di asset reali e la loro quotazione sui mercati secondari non è più una teoria”, ha dichiarato Heaver a Cointelegraph. “Ora è una realtà normativa a Dubai e negli Emirati Arabi Uniti in generale”.
Scenario concreto per concretizzare l'entusiasmo suscitato dai RWA
Heaver ha paragonato i RWA alle offerte di security token (STO), un precedente tentativo del settore crypto di tokenizzare titoli come azioni, obbligazioni e fondi di investimento immobiliare. Tuttavia, l'avvocato specializzato in crypto degli Emirati Arabi Uniti ha affermato che le STO “sono morte di morte naturale tra il 2018 e il 2019”.
L'avvocato ha spiegato a Cointelegraph le ragioni del fallimento delle STO: mancanza di chiarezza normativa, assenza di mercati secondari validi, scarso interesse da parte degli investitori istituzionali e scarsa liquidità.
Tuttavia, la situazione è diversa per i RWA. Heaver ha illustrato a Cointelegraph come i RWA rappresentino il prossimo livello fondamentale per l'adozione istituzionale della blockchain e degli asset virtuali. Secondo Heaver, le nuove regole della VARA già contemplano i token ARVA (Asset-Referenced Virtual Assets). In particolare, ha affermato:
“Il Virtual Asset Issuance Rulebook (maggio 2025) recentemente aggiornato dalla VARA affronta direttamente tali carenze. Gli exchange regolamentati e i broker-dealer di Dubai sono ora autorizzati a distribuire e quotare i token ARVA”.
L'avvocato riferisce inoltre che ciò risolve una questione in giurisdizioni come la Svizzera, dove l'emissione di token è possibile, ma la quotazione e il trading secondario rimangono non regolamentati.
Avvocato espone requisiti per emittenti di RWA
Heaver ha dichiarato che i token ARVA sono definiti dalla legge di Dubai come rappresentativi della proprietà diretta o indiretta di asset reali, che conferiscono il diritto di ricevere o condividere redditi e che hanno lo scopo di mantenere un valore stabile in riferimento ad attività o redditi reali.
I token ARVA sono inoltre garantiti o collateralizzati da tali asset reali o costituiscono una versione derivata, incapsulata, duplicata o frazionata di un altro ARVA.
L'avvocato ha precisato che gli emittenti devono soddisfare requisiti specifici, tra cui una licenza di emissione di asset virtuali di categoria 1, un whitepaper completo e una dichiarazione di informativa sui rischi.
Inoltre, gli emittenti devono disporre di un capitale versato pari a 1,5 milioni di dirham degli Emirati Arabi Uniti (circa 408.000 dollari) o al 2% delle riserve detenute. Gli emittenti sono inoltre soggetti a obblighi di revisione contabile indipendente mensile e devono aderire a una supervisione continua.
“La VARA sta garantendo chiarezza normativa e sta offrendo al settore un percorso praticabile e applicabile per trasformare l'hype della tokenizzazione dei RWA in realtà”, ha riferito Heaver a Cointelegraph, concludendo: "Questo è importante perché segna un passaggio dalla teoria alla pratica, dalla finzione alla realtà".
Traduzione a cura di Walter Rizzo