Secondo quanto riportato in data 3 agosto dal portale d'informazione Dutch News, la direttrice della Banca Centrale Olandese Petra Hielkema ha affermato che al momento le criptovalute non possono essere considerate "denaro reale", ma al tempo stesso l'istituzione non pianifica di vietare il loro utilizzo.

In particolare, la donna ha spiegato che le monete digitali non possono essere comparate al denaro tradizionale a causa della loro forte volatilità e dei numerosi rischi per investitori e consumatori.

"Affinché qualcosa possa essere considerato denaro, dovresti poterlo conservare e spendere. [...] È per questo che non consideriamo [le criptovalute] una reale forma di denaro".

Hielkema ha tuttavia sottolineato che l'istituzione bancaria sta studiando a fondo la blockchain, e che negli ultimi tre anni ha già sviluppato quattro promettenti prototipi. Ciononostante, la direttrice ammette che la tecnologia non è ancora pronta per essere implementata all'interno del sistema di pagamento olandese, ma non esclude tale possibilità in futuro.

A giugno, l'Autorità Olandese per i Mercati Finanziari (AFM) aveva sollevato alcuni dubbi riguardo all'effettiva conformità giuridica degli organismi operanti nel settore delle criptovalute. Secondo l'ente di regolamentazione infatti i rischi associati a questa industria potrebbero spingere tali compagnie a non soddisfare gli obblighi imposti dalla legge.

"Anche a causa dei rischi associati alle criptovalute, l'AFM dubita seriamente che i gestori delle istituzioni d'investimento in monete digitali soddisfino i requisiti necessari per ottenere una certificazione".