Flow Traders, importante società di trading con sede ad Amsterdam, ha fatto il proprio ingresso nel mercato delle criptovalute, nonostante l'avvertimento dell'Autorità Olandese per i Mercati Finanziari (AFM) di non acquistare o vendere monete digitali.

Flow Traders sarà la prima azienda al mondo a permettere lo scambio di Exchange Traded Note (ETN) basati su Bitcoin (BTC) e Ethereum (ETH). Secondo quanto riportato da Bloomberg, questi prodotti potrebbero ampliare l'attrattiva delle criptovalute rendendo gli investimenti più semplici ed economici. Dennis Dijkstra, direttore generale della compagnia, ha dichiarato che oggi in molti sottovalutano il potenziale delle criptovalute:

"È un grosso settore, e molto presto verrà regolamentato. I partecipanti al mercato sono molto più professionali di quanto le persone pensino. Gli investitori istituzionali sono interessati... lo sappiamo perché riceviamo numerose richieste".

Nonostante l'AFM non condivida il medesimo entusiasmo di Flow Traders, l'istituzione non ha il potere di vietare alle aziende il trading di security su exchange regolamentati. Nienke Torensma, un rappresentante dell'ente governativo, ha dichiarato:

"Scoraggiamo le attività nel settore delle criptovalute sia per i consumatori che per i titolari professionisti di licenze. A causa della sua immaturità e dell'alto livello di anonimato, gli abusi in questa industria sono parecchio diffusi. Data l'incapacità delle monete digitali di essere utilizzate come strumenti di scambio, non le consideriamo una classe di asset".

Nel primo trimestre di quest'anno, Flow Traders ha gestito la compravendita di ben 244 miliardi di euro in Exchange Traded Fund (ETF), 143 miliardi dei quali in Europa, rendendo la compagnia il trader di security più importante della regione.

Già a giugno di quest'anno l'AFM aveva sollevato dubbi riguardo agli investimenti in criptovalute, mettendo in guardia le istituzioni del paese intenzionate ad offrire servizi in questo settore. Appena un mese prima il governo olandese aveva tuttavia rilasciato un resoconto nel quale veniva spiegato che le monete digitali non rappresentano una minaccia per la stabilità finanziaria del paese.