La senatrice democratica statunitense Elizabeth Warren si scaglia contro Elon Musk e il Presidente Donald Trump per i tentativi di smantellare il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB), agenzia che ha contribuito a creare nel 2007.
Il 13 febbraio la CFPB, un'agenzia governativa statunitense focalizzata sulla protezione dei consumatori, è stata colpita da un'altra ondata di licenziamenti, con la notifica del licenziamento di un centinaio di dipendenti, secondo quanto riportato da NPR.
I licenziamenti giungono poco dopo che Russell Vought, direttore dell'Office of Management and Budget e capo ad interim della CFPB recentemente nominato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha tagliato all'agenzia nuovi finanziamenti in linea con l'agenda della Workforce Optimization Initiative del Department of Government Efficiency (DOGE) guidato da Musk.
“La CFPB è nata dal Congresso e il Congresso - non Elon Musk, non Donald Trump - è l'unico che può chiuderla”, sostiene Warren in un'intervista rilasciata a Mother Jones il 12 febbraio.
CFPB scopre 21 miliardi di dollari in truffe di grandi banche
La Warren si è schierata in difesa dell'agenzia per la tutela dei consumatori, affermando che essa ha scoperto almeno 21 miliardi di dollari di “truffe che le grandi banche e altri istituti di credito hanno impiegato per raggirare le famiglie americane”.
Warren ha inoltre affermato che: "Le grandi banche hanno detestato questa agenzia fin dalla prima volta che ne ho parlato, e il motivo è piuttosto semplice: Si tratta di una morsa sui profitti che otterrebbero truffando la gente”.
Tra le possibili ragioni per cui Musk e Trump avrebbero smantellato la CFPB, il senatore ha citato la volontà di distrarre gli americani dall'aumento dell'inflazione e i piani di Musk di trasformare X in una “everything app”.
Fonte: Krassenstein (Brian Krassenstein)
“Musk ha perso soldi a palate con X. Quindi crede che X possa diventare una grande piattaforma finanziaria con cui ottenere i dati economici personali di tutti”, sottolinea la Warren, aggiungendo che la CFPB sarebbe essenzialmente un ostacolo a tale impresa:
"Si sta adoperando per togliere di mezzo la CFPB proprio prima di lanciare la sua piattaforma finanziaria. È un po' come se un rapinatore di banche riuscisse a licenziare i poliziotti poco prima di entrare nell'atrio dell'istituto”.
La CFPB di Warren: attacco alle criptovalute o protezione dei consumatori?
La Warren è spesso considerata una delle principali figure critiche nei confronti delle criptovalute, e sostiene che il settore dovrebbe seguire le medesime normative delle banche e degli agenti di cambio.
Come è noto, a gennaio 2025 la CFPB ha proposto una norma che richiede alle crypto società di rimborsare gli utenti per i fondi persi a causa di hacking, offrendo protezioni simili a quelle dei conti bancari statunitensi.
Fonte: Professor Crypto
È probabile che alcuni consumatori americani siano favorevoli a ricevere tutele in seguito alla perdita di 2 miliardi di dollari da parte degli investitori per il crollo delle memecoin lanciate da Trump proprio lo scorso mese.
Tuttavia, secondo il direttore della Crypto Task Force della Securities and Exchange Commission, Hester Peirce, la regolamentazione delle memecoin non rientra nella giurisdizione della SEC, ma è piuttosto soggetta alle considerazioni del Congresso.
La Warren è anche nota per aver sollevato preoccupazioni circa il ricorso della Russia ad USDt (USDT) di Tether per eludere le sanzioni statunitensi. A gennaio 2025, Warren ha esercitato pressioni sul segretario al commercio prescelto da Trump, Howard Lutnick, in merito al suo legame con Tether.
Traduzione a cura di Walter Rizzo