Bitcoin (BTC) inizia una nuova settimana traballante, a seguito della chiusura settimanale più bassa degli ultimi due anni.

La criptovaluta più capitalizzata, notevolmente indebolita dopo l'implosione dell'exchange FTX della scorsa settimana, continua a fare i conti con le conseguenze.

In ciò che sta diventando un mercato sempre più imprevedibile, gli investitori sono incerti su cosa accadrà in seguito, mentre altre aziende lanciano l'allarme sulla solvibilità, spingendo le autorità di regolamentazione ad intensificare le indagini nel settore.

Lo stato d'animo prevalente è di forte timore e persino alcuni dei nomi più noti del settore avvertono che gli eventi della scorsa settimana lo abbiano riportato indietro di diversi anni.

Contestualmente, Bitcoin non è nuovo a dinamiche di tale natura: malgrado il collasso di FTX, la rete rimane solida come sempre.

Analizziamo insieme i fattori che potrebbero influenzare la price action di BTC nei prossimi giorni, mentre l'hodler medio deve fare i conti con i ribassi e la continua volatilità.

La criptovaluta si prepara alle conseguenze di FTX

Nonostante non ci sia nulla di scontato nell'attuale contesto di mercato, è possibile affermare con certezza che FTX e le sue conseguenze siano la fonte primaria di volatilità del prezzo di Bitcoin.

Il grafico settimanale parla chiaro: la candela "rossa" da -5.500$ chiusa il 13 novembre rappresenta il movimento negativo più forte da metà novembre 2020, come confermato da Cointelegraph Markets Pro e TradingView.

Grafico settimanale di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

Al momento della stesura, BTC/USD sigla 16.660$, come conseguenza di un relief rally innescato durante la notte, dopo aver toccato i 15.780$ su Bitstamp.

Grafico orario di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

La vicenda di FTX è tutt'altro che finita, considerando le difficoltà delle aziende esposte all'exchange e alle entità correlate.

Per questo motivo, secondo le previsioni degli analisti, potrebbero ripetersi nei prossimi giorni e settimane gli effetti a cascata che potrebbero mettere fuori gioco un numero sempre maggiore di attività del settore.

In particolare, è sotto scrutinio la liquidità effettiva di diversi exchange, tra cui Crypto.com, KuCoin ed altri.

Oggi, un'impennata di prelievi su Crypto.com e Gate.io mettono in guardia di possibili "corse agli sportelli".

I dati della società di analisi on-chain CryptoQuant rilevano 1.500 BTC in uscita da Gate.io al 13 novembre, mentre oggi si registrano quasi 800 BTC.

Deflussi di Bitcoin su Gate.io. Fonte: CryptoQuant

Più in generale, i dati evidenziano riserve di BTC degli exchange stimate per 2,09 milioni di BTC. Ciononostante, CryptoQuant dichiara che a causa delle turbolenze ciò potrebbe non riflettere la realtà.

L'ultima volta che le riserve sono state così basse era l'inizio del 2018.

Riserve di Bitcoin sugli exchange. Fonte: CryptoQuant

Bitcoin rimbalza da 15.700$, mentre Musk ripone fiducia su BTC

In un contesto di continua incertezza, fare previsioni sul prezzo di BTC non è un compito semplice.

Osservando la divergenza della media mobile di convergenza (MACD), l'analista Matthew Hyland avverte che il grafico a 3 giorni di BTC/USD stia per ripetere un setup ribassista che, in precedenti episodi nel 2022, ha portato ad ulteriori ribassi.

"Per la prima volta da aprile, domani il MACD a 3 giorni di Bitcoin riproporrà un incrocio ribassista", ha riferito:

"Potrebbe evitarlo se BTC riuscisse ad ottenere una price action positiva prima della chiusura del 3-Day. I due precedenti incroci hanno portato ad un'ulteriore price action ribassista".
Grafico a tre giorni di BTC/USD. Fonte: Matthew Hyland/ Twitter

Hyland ha tuttavia denotato che a seguito dell'hack di Mt. Gox del 2014, Bitcoin abbia impiegato quasi un anno per siglare un macro bottom di prezzo dopo lo shock iniziale.

"Non sono passati nemmeno 11 giorni dalla chiusura di FTX", dichiara.

Il collega analista Il Capo of Crypto ha invece sostenuto che il mercato sia pronto per una "capitolazione finale", che potrebbe arrivare prima del previsto.

In una serie di tweet ha affermato che la capitolazione avverrà sotto forma di una "bull trap" e poi di un rifiuto deciso, che manderà il mercato verso nuovi minimi.

Per le altcoin, aggiunge, il calo sarebbe pari al "40-50% in media".

Su tempistiche inferiori, il popolare trader Crypto Tony teme che anche la chiusura settimanale più bassa degli ultimi due anni non riesca a mantenere il supporto.

"Bel breakout, ma se non riusciamo a mantenere lo swing low a 16.400$, si tratta solo di un fake out ed aspettiamo un retest inferiore", commenta a proposito del recupero dai minimi intraday di 15.780$.

Il movimento si è registrato mentre l'amministratore delegato di Twitter, Elon Musk, ha espresso un tacito sostegno.

"BTC ce la farà, ma potrebbe essere un lungo inverno", afferma su Twitter.

Dibattito Twitter (screenshot). Fonte: Twitter

Un ulteriore catalizzatore dei prezzi a breve termine è rappresentato dalla decisione del più grande exchange, Binance, nel creare un fondo di recupero dedicato alle imprese in difficoltà.

La settimana macro si concentra sulla correlazione con le azioni

Il quadro al di fuori delle criptovalute sottolinea ulteriormente la misura in cui FTX abbia comportato un "cigno nero" per il settore.

Mentre Bitcoin e le altcoin correggevano di oltre il 25% in pochi giorni, i mercati azionari statunitensi hanno recuperato le perdite subite ad inizio mese.

Come suggerisce la società di ricerca Santiment, è in atto una evidente divergenza tra Bitcoin e gli asset di rischio, contribuendo a rompere una correlazione che ha resistito durante tutto l'anno scorso.

"Alla chiusura della settimana di trading, è evidente la netta separazione tra criptovalute (dopo la caduta in disgrazia di FTX) e le azioni", riassume Santiment in un tweet:

"Mentre la fiducia dei trader di $BTC dovrà essere recuperata a seguito gli sfortunati eventi, è in formazione una divergenza rialzista l'SP500".
Correlazione tra oro, BTC, ETH, stock. Fonte: Santiment/ Twitter

L'analista dei mercati Holger Zschaepitz ha inoltre evidenziato il crescente divario di performance tra Bitcoin ed il Nasdaq.

"Il divario tra le performance settimanali di Bitcoin e del Nasdaq è il più grande dal 2020. L'universo delle criptovalute si è ridotto all'equivalente dell'1% delle azioni globali", riporta

La diminuzione della correlazione potrebbe arrivare in un momento utile dal punto di vista macro, data la diminuzione della forza del dollaro statunitense.

Dopo aver tentato un rimbalzo oltre quota 107, l'indice del dollaro statunitense (DXY) ha fallito il recupero prima dell'apertura di Wall Street di oggi, comportando un possibile rialzo per gli asset di rischio.

Tuttavia, se si dovesse tornare verso i massimi recenti, il quadro potrebbe rapidamente invertirsi.

I minimi intraday del DXY hanno comunque visto l'indice tornare ad un supporto che non veniva testato da metà agosto.

Grafico giornaliero dell'indice del dollaro americano (DXY). Fonte: TradingView

Commentando la performance di lungo termine, tuttavia, la popolare società di trading Stockmoney Lizards riporta la rottura della curva parabolica del DXY in atto dal 2021.

"La correzione sarà positiva per Bitcoin", aggiunge su Twitter.

Grafico giornaliero commentato dell'indice del dollaro americano (DXY). Fonte: Stockmoney Lizards/ Twitter

Si innesca la febbre da "buy the dip", mentre rallentano le vendite dei miner

Mentre molti hodler tentano di prelevare le monete dagli exchange o di capire come contenere le perdite, non tutti sono alla finestra.

I dati on-chain suggeriscono che, quando BTC/USD ha toccato i minimi pluriennali la scorsa settimana, gli investitori grandi e piccoli hanno colto l'opportunità per "comprare al ribasso".

Secondo la società di analisi on-chain Glassnode, i wallet contenenti da 1 a 10 BTC hanno registrato un aumento vertiginoso.

Indirizzi Bitcoin con saldi tra 1 e 10 BTC. Fonte: Glassnode

Il trend sembra essere in atto anche tra le "mega whale" di Bitcoin: come mostrato da Glassnode, le entità con un saldo superiore a 10.000 BTC stanno crescendo e adesso sono quasi 130.

"Le whale stanno accumulando ad un ritmo mai visto prima", commenta il popolare analista Crypto Rover.

Indirizzi Bitcoin con +10.000 BTC. Fonte: Glassnode

Un gruppo che al momento non sta accumulando è quello dei miner. Dopo una forte riduzione delle loro riserve la scorsa settimana, i BTC accumulati dai miner monitorati da CryptoQuant sono tuttora in calo.

Al momento della stesura, dai 1.858.271 BTC dell'8 novembre, le riserve dei miner ammontano a 1.853.606 BTC.

Ciononostante, le riserve rimangono più alte rispetto ad inizio 2022 e le recenti vendite rappresentano una parte insignificante della loro posizione complessiva.

Riserve di Bitcoin dei miner. Fonte: CryptoQuant

Il sentiment offre un minimo di speranza

Prevedibilmente, il sentiment generale del mercato crypto ha subito un duro colpo a causa di FTX: ma è davvero così negativo?

Secondo il Crypto Fear & Greed Index, il settore potrebbe in effetti aver preso sotto gamba la serie di notizie negative.

Durante il fine settimana, il punteggio dell'indice ha toccato un minimo locale di 20/100, caratterizzando fermamente l'umore del mercato con "estrema paura".

Si tratta di un calo del 50% rispetto al picco di 40/100 registrato il 6 novembre, che ha siglato un massimo di tre mesi.

Tuttavia, il 2022 ha riportato punteggi molto più bassi: appena 6/100 nel corso dell'anno.

In caso di ulteriori ribassi, anche un nuovo calo del 50% rispetto ai livelli attuali porterebbe il sentiment nell'area che normalmente sigla i macro bottom di prezzo per BTC/USD, intorno a 10/100.

Crypto Fear & Greed Index (screenshot). Fonte: Alternative.me

Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell'autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph.com. Ogni investimento comporta dei rischi: dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.