In un rapporto condiviso con Cointelegraph, l'Enterprise Ethereum Alliance (EEA) ha delineato alcuni dei casi d'uso della tecnologia blockchain nell'industria immobiliare.
Secondo l'organizzazione, il documento è il risultato di diversi mesi di ricerche condotte da parte dei membri del gruppo, che comprende oltre 50 società del settore. Il report descrive quattro casi d'uso, il primo dei quali è l'idea di tokenizzare le proprietà per consentire la realizzazione di investimenti più granulari in modo ufficiale.
L'EEA ritiene inoltre che la blockchain abbia il potenziale per velocizzare il processo di registrazione e trasferimento delle proprietà, aumentandone la trasparenza e rendendo possibile la creazione di registri catastali trustless. Il terzo caso d'uso descritto nel documento riguarda l'uso dei token nei mercati, che consentirebbero di migliorare il commercio e la gestione stessa delle proprietà.
L'ultimo riguarda invece un sistema di dati immobiliari standardizzato, che consentirebbe di condividere automaticamente le informazioni delle proprietà senza riunciare al controllo su di esse. L'autore del rapporto conclude:
"Sentiamo spesso dire che la tecnologia blockchain 'cambierà tutto', ma in questo caso crediamo che sia un'affermazione molto vicina alla realtà."
L'EEA si descrive nel documento come "un'organizzazione di standard globali che sta creando e mantenendo un'architettura aperta e basata su standard e specifiche per accelerare l'adozione di Enterprise Ethereum".
Il rapporto cita inoltre il programma pilota del Vermont, realizzato in collaborazione con il marketplace immobiliare Propy Inc, che ha completato il primo atto immobiliare interamente basato su blockchain nel marzo dello scorso anno.
Come riportato da Cointelegraph ad aprile, due importanti banche del Regno Unito - Barclays e Royal Bank of Scotland - hanno partecipato ad una sperimentazione che prevede l'utilizzo della tecnologia blockchain per semplificare gli acquisti immobiliari.