Per la prima volta nella storia, Ether (ETH) ha superato Bitcoin (BTC) nel mercato delle opzioni: l'open interest (OI) delle opzioni Deribit su Ether, con un valore di 5,6 miliardi di dollari, ha superato del 32% l'OI delle opzioni Bitcoin, dal valore di 4,6 miliardi di dollari.
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L'OI viene calcolato sommando tutti i contratti delle operazioni aperte e sottraendo i contratti quando un'operazione viene chiusa. Viene utilizzato come indicatore per determinare il sentiment del mercato e la forza dei trend dei prezzi. Deribit è il più grande exchange di opzioni di BTC e ETH al mondo, con oltre il 90% del volume di trading globale.
I dati dell'exchange Deribit evidenziano che le opzioni ETH siano principalmente call, con un rapporto put/call pari a 0,26. All'avvicinarsi del Merge, il rapporto put/call di ETH ha toccato un nuovo minimo annuale.
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Con l'opzione put, gli acquirenti hanno il diritto – ma non l'obbligo – di vendere l'asset sottostante ad un prezzo predeterminato entro una data specifica. In generale, gli acquirenti di put sono implicitamente ribassisti, mentre i trader di opzioni call rialzisti.
Un rapporto put/call superiore a 0,7 indica un sentiment di mercato ribassista, mentre un valore del rapporto put/call inferiore a 0,7 e prossimo a 0,5 indica un trend rialzista imminente.
La recente impennata dell'OI di ETH nel mercato delle opzioni, con un sentiment rialzista di fondo tra i trader, viene attribuita all'imminente Merge, previsto per la terza settimana di settembre.
Mentre ETH continua a dominare il mercato delle opzioni, i contratti trimestrali futures sull'asset, la cui scadenza è prevista per dicembre 2022, sono entrati in una fase di backwardation, durante la quale il prezzo dei futures diventa inferiore al prezzo spot. Lunedì il prezzo spot e quello dei futures di Ether sono aumentati a -8$. Sebbene questa possa apparire come una prospettiva ribassista, a giugno BTC ha registrato un'impennata del 15% dopo la backwardation del prezzo.
Oltre alla crescente attesa rialzista per l'imminente transizione alla proof-of-stake (PoS), gli analisti sottolineano il possibile scenario di airdrop in caso di fork della chain. Un recente sondaggio di Galois Capital rivela che il 33,1% degli intervistati ritiene che l'aggiornamento porterà ad un hard fork, mentre il 53,7% prevede una transizione di rete senza problemi.