Durante una recente intervista con Yahoo Finanza, il cofondatore di Ethereum Joseph Lubin ha messo di dubbio le accuse di manipolazione mosse contro la stablecoin Tether (USDT).

A giugno di quest'anno, dopo la pubblicazione di uno studio condotto dall'Università del Texas, USDT è stato accusato di aver manipolato il valore del Bitcoin (BTC) durante il 2017, quando il prezzo della criptovaluta aveva raggiunto quota 20.000$. In particolare, il documento afferma che "gli acquisti effettuati con Tether vengono sincronizzati ai ribassi del mercato, portando ad un aumento considerevole del prezzo del Bitcoin".

Nonostante molti appassionati di criptovalute siano certi che Tether stia mentendo riguardo al reale volume dei fondi presenti sui propri conti bancari, Lubin rimane scettico riguardo alle accuse di manipolazione. "Stando alle nostre analisi", ha spiegato l'uomo, "che sostanzialmente prevedono delle discussioni con un paio di persone nel settore, crediamo che USDT sia supportato 1:1 dal dollaro statunitense". Ha poi aggiunto:

"...per quanto riguarda le manipolazioni di mercato, non sono sicuro che queste siano legate in maniera diretta a Tether, qualora queste siamo realmente accadute. Si tratta di un mercato non regolamentato gestito dagli exchange, che permette ai pezzi grossi di fare ciò che vogliono [...]. Idealmente in futuro otterremo migliori regolamentazioni per tali exchange centralizzati".

A giugno di quest'anno, lo studio legale Freeh Sporkin & Sullivan LLP ha condotto una revisione non ufficiale dei conti di Tether, scoprendo che ogni singolo USDT viene effettivamente supportato 1:1 da dollari statunitensi.