La rete Ethereum ha appena completato il suo hard fork Muir Glacier, allo scopo di posticipare l'introduzione della difficulty bomb di altri 4 milioni di blocchi.

Stando ai dati raccolti da Ethernodes, la maggior parte dei client supporta già la nuova versione del network: unica eccezione il client nethermind, che è rimasto indietro di oltre 150 blocchi.

Client che supportano Muir Glacier

Stato dell'hard fork Muir Glacier di Ethereum. Fonte: Ethernodes

Meno di un mese da Istanbul

L'hard fork Muir Glacier è stato implementato a meno di un mese dall'aggiornamento Istanbul, introdotto in data 7 dicembre. A dire il vero quest'ultimo upgrade è divenuto necessario soltanto in seguito all'implementazione di Istanbul, in quanto ci si è resi conto che la difficulty bomb sarebbe arrivata prima del "metà 2020" previsto originariamente.

La difficulty bomb è un meccanismo che aumenta gradualmente la difficoltà di creazione di nuovi blocchi, al fine di promuovere il passaggio di Ethereum da un algoritmo di consenso Proof of Work ad uno Proof of Stake.

L'80% del network supporta già Muir Glacier

Prima dell'hard fork si temeva che il network non sarebbe stato pronto ad un nuovo aggiornamento dopo così poco tempo. Ciononostante, escludendo i problemi di sincronizzazione di nethermind, attualmente si stima che circa l'80% dei nodi attivi sulla rete supporti Muir Glacier.

Questa settimana, anche il popolare exchange di criptovalute Binance ha annunciato il proprio supporto per Muir Glacier.