Secondo quanto emerso dall'ultimo meeting bisettimanale tenutosi il 12 aprile, core developer di Ethereum (ETH) stanno prendendo in considerazione l'idea di implementare hard fork più frequenti e più piccoli.

La questione delle tempistiche degli hard fork, o aggiornamenti di rete, è stata sollevata da Tim Beiko, moderatore della riunione. Un altro sviluppatore ha quindi cominciato la discussione riprendendo alcune idee già espresse dal core developer Alexey Akhunov in un'altra occasione, che è a favore di periodi più brevi tra i fork.

Per "testare le acque", lo sviluppatore ha chiesto se qualcuno dei partecipanti alla chiamata fosse "favorevole ad hard fork a cadenza trimestrale". Le prime tre risposte sono state negative o incerte, come quella dello sviluppatore Joseph Delong, secondo il quale tre mesi sarebbe "troppo poco [...] come tempo di produzione".

Un altro sviluppatore, Martin Holst Swende, ha poi riassunto quelle che erano le opinioni della maggior parte dei partecipanti, affermando:

"... [sarebbe fattibile] purché non siamo vincolati ad emettere grossi hard fork ogni tre mesi."

Un altro sviluppatore ha poi sottolineato che il team doveva ancora completare un hard fork entro sei mesi, facendo notare che "ci sono ancora alcune cose che vanno probabilmente automatizzate per essere in grado di fare una cosa del genere davvero bene."

Gli sviluppatori hanno anche riconosciuto che l'argomento era stato già discusso sul forum Ethereum Magicians e in una dev call del 15 marzo. Nel post iniziale della discussione, datato sempre il 15 marzo, Beiko ha esposto i pro e i contro di fork più piccoli e più frequenti.

Secondo il post, una tale mossa porterebbe aggiornamenti più frequenti al protocollo e consentirebbe al team di isolare problemi e cambiamenti, oltre che ridurre i tempi di implementazione degli aggiornamenti che richiedono più fork. Inoltre, il processo di test sarebbe molto probabilmente più semplice, poiché ci sarebbero meno EIP da testare e meno interazioni tra le EIP stesse da verificare.

Tuttavia, anche hard fork meno frequenti e più importanti avrebbero i loro vantaggi, uno tra tutti il fatto che lasciano molto più spazio ai test di sicurezza. Inoltre, hard fork meno frequenti si traducono in aggiornamenti del client meno frequenti, mentre hard fork più vicini tra di loro sarebbero più soggetti a ritardi scaturiti da eventuali bug.

Come segnalato da Cointelegraph questa settimana, un rapporto del sito web di analisi delle applicazioni decentralizzate (DApp) DApp.com ha rivelato che l'utenza delle DApp di Tron (TRX) cresce sempre più velocemente, mentre quella di Ethereum si sta riducendo.

Sempre questa settimana, il cofondatore di Ethereum e Cardano (ADACharles Hoskinson ha criticato l'approccio allo sviluppo adottato da EOS e dalla stessa Ethereum.