Bisognerà adottare delle misure per assicurare che il potenziale della blockchain di rivoluzionare l'infrastruttura sociale ed economica sia accessibile a tutti: è questo il consiglio espresso dal Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) all'interno di un nuovo resoconto dedicato alla tecnologia blockchain.

La corretta implementazione di nuove infrastrutture digitali basate sulla blockchain, spiega infatti il Comitato, non è soltanto una questione di sviluppo tecnologico, ma "prevede anche un complesso processo di innovazione sociale."

Guardando oltre al rapporto fra blockchain e criptovalute, Giuseppe Guerini, membro della CESE nonché Presidente di Cecop-Cicopa Europe, ha comparato l'importanza storica della blockchain all'invenzione della carta stampata:

"È possibile tracciare dei parallelismi con l'invenzione della carta stampata. Come sappiamo, il primo libro ad essere stampato fu la Bibbia. Ora, immaginate se la gente avesse associato la macchina da stampa ad uno strumento capace di produrre soltanto Bibbie... si tratterebbe di una supposizione del tutto errata, in quanto la tecnologia della stampa ha rivoluzionato la vita in Europa."

Prevenire la nascita di un "divario digitale"

Il CESE ha identificato una vasta gamma di possibili applicazioni per la blockchain nel settore delle imprese sociali, come donazioni e raccolta fondi per le NGO, amministrazione di organizzazioni economiche sociali, titoli e diplomi digitalizzati e verificabili, gestione intelligente dei diritti sulle proprietà intellettuali, telemedicina, agricoltura e molto altro.

È tuttavia di fondamentale importanza che vengano adottate normative che possano garantire uno sviluppo equo di questa tecnologia. A tal proposito Guerini afferma:

"Non vogliamo che nasca un divario digitale che possa portare a maggiori disuguaglianze e ingiustizie. Non vogliamo che emerga una nuova élite di persone che hanno familiarità con le nuove tecnologie, le quali finiranno per escludere gli altri dall'economia e dal mercato."

A tal fine, il CESE sostiene che il coinvolgimento della società civile sia fondamentale per garantire che il potenziale democratico della decentralizzazione non vada perduto. L'istituzione sottolinea pertanto la necessità di regolamentazioni a livello europeo per il settore, dato che l'applicazione della tecnologia va ben oltre i confini nazionali.