Come dichiarato in un annuncio del 27 marzo, l'Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati (ESMA) ha rafforzato i requisiti per i Contratti per Differenza (CFD) di criptovalute. 

I CFD sono dei contratti a termine in cui le differenze nella liquidazione vengono pagate in contanti, piuttosto che con il trasferimento di beni fisici o di security. Sono considerati relativamente più semplici, in quanto tutti i guadagni e le perdite vengono pagate in denaro. Inoltre, offre agli investitori gli stessi rischi e benefici di una security, senza però possederne una.

L'ente europeo cambierà il limite del rapporto di indebitamento dei CFD di criptovalute a 2:1 all'apertura. Ciò significa che gli investitori dovranno disporre di fondi sufficienti per coprire almeno la metà del valore del contratto all'apertura. Inizialmente, questo rapporto era fissato a 5:1, il che permetteva agli investitori di aprire il contratto possedendo solo il 20% del valore del CFD.

A gennaio, l'ESMA ha emesso un Call For Evidence relativo a potenziali interferenze con i CFD in valuta digitale, sostenendo che la variazione molto elevata dei prezzi delle criptovalute non potesse garantire la protezione degli investitori.

In una dichiarazione più recente, l'ente ha evidenziato che le criptovalute rappresentano ancora dei rischi per le operazioni di investimento e richiedono un monitoraggio più attento:

"... Per i CFD di criptovalute molte di queste preoccupazioni rimangono presenti. A causa delle caratteristiche specifiche proprie di questa classe di asset, il mercato degli strumenti finanziari che forniscono esposizione alle criptovalute, come i CFD, sarà monitorato da vicino, e l'ESMA valuterà la necessità di misure più severe. "

La posizione dell'ESMA è condivisa da altre agenzie di regolamentazione negli stati membri dell'UE. A febbraio, l'autorità francese  Autorité des Marchés Financiers (AMF) ha dichiarato che i derivati ​​basati su criptovalute devono essere regolamentati nell'ambito delle nuove riforme finanziarie dell'UE. Nel frattempo, le piattaforme di trading che offrono CFD di criptovalute devono essere regolamentate e autorizzate ai sensi delle normative dell'European Market Infrastructure Regulation (EMIR).

Nello stesso mese, il Ministro delle Finanze austriaco ha proposto di imporre regolamenti sui derivati ​​basati su criptovalute per prevenire il riciclaggio di denaro.

Le autorità di regolamentazione dell'UE hanno ripetutamente avvertito i consumatori degli "alti rischi" associati agli investimenti in criptovalute, evidenziando la mancanza di protezione e comprensione, la perdita di denaro e i problemi derivanti dalle attività finanziarie non regolamentate.