Benoit Coeure, membro del consiglio d'amministrazione della Banca Centrale Europea (BCE), ha definito il Bitcoin (BTC) "una creatura del male generata dalla crisi finanziaria".

Stando a quanto riportato da Bloomberg, tale affermazione è stata rilasciata durante un incontro presso la Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) di Basilea, in Svizzera. Anche Augustín Carstens, direttore generale della BRI, aveva fortemente criticato il settore delle criptovalute, definendo il Bitcoin "la combinazione fra una bolla, uno schema Ponzi e un disastro ambientale".

In particolare, Coeure ha fatto riferimento al periodo successivo alla bancarotta di Lehman Brothers del 2008, il punto di svolta che ha portato a disordini economici e recessione globale:

"Pochi ricordano che Satoshi ha incorporato un titolo del Times, riguardante un salvataggio da parte del governo di alcune banche britanniche, all'interno del Blocco Genesi. Sotto svariati punti di vista, il Bitcoin è una creatura del male generata dalla crisi finanziaria".

Dopo questa introduzione, Coeure ha discusso dello studio su criptovalute e registri distribuiti condotto da svariate istituzioni finanziarie internazionali. Nonostante abbia riconosciuto il diffuso interesse per questa tecnologia, l'uomo ha sottolineato che "difficilmente una banca centrale distribuirà una moneta digitale, qualunque sia la sua forma, entro i prossimi dieci anni".

La posizione adottata della Banca Centrale Europea contraddice tuttavia quanto recentemente affermato da Christine Lagarde, direttrice del Fondo Monetario Internazionale (FMI). Durante il proprio discorso al Singapore Fintech Festival, la donna ha appoggiato l'idea di criptovalute distribuite dalle banche centrali: se realizzate in maniera appropriata, queste potrebbero "aiutare a raggiungere importanti traguardi politici", come "inclusione finanziaria, protezione e sicurezza dei consumatori, e privacy nei pagamenti".

Le argomentazioni di Coeure si oppongono anche a quanto dichiarato da Stanley Yong, Chief Technical Officer (CTO) della divisione Blockchain for Financial Services di IBM. Questa settimana l'uomo ha infatti affermato che le criptovalute distribuite dalle banche centrali potrebbero persino aiutare a ridurre i rischi che hanno portato alla crisi finanziaria del 2008.