Simon Potter, vecchio funzionario della Federal Reserve degli Stati Uniti, ha dichiarato che l'idea di porre fine al dominio del dollaro statunitense sostituendolo con una valuta digitale non ha alcun senso.

La coordinazione da parte delle banche centrali è improbabile

Lo scorso mese Mark Carney, Governatore della Bank of England, ha ipotizzato una trasformazione del sistema finanziario globale in seguito all'introduzione di una valuta digitale simile alla stablecoin Libra di Facebook, che andrebbe a sostituire il dollaro statunitense. Carney preferirebbe infatti che il dollaro venisse rimpiazzato da una moneta digitale, piuttosto che trasferire il suo stato di riserva ad un'altra valuta nazionale come ad esempio il renminbi cinese.

Questa settimana Simon Potter, vecchio funzionario della Federal Reserve a capo del trading desk di New York, ha affermato durante un'intervista con BNNBloomberg che il suggerimento di Carney "ignora i benefici di avere il buon vecchio bigliettone verde come valuta di riserva".

A tal proposito, Potter ha spiegato:

"Non vedo alcun motivo per utilizzare qualcosa di così complicato, quando si hanno grandi mercati di capitali liquidi negli Stati Uniti. Non disporre di un'unica valuta con la quale è sostanzialmente possibile dare un prezzo alle cose... renderebbe la vita molto più difficile per l'economia globale."

Potter non crede inoltre che le banche centrali di tutto il mondo "riusciranno mai a coordinarsi attorno ad un'unica moneta virtuale", ma le aziende private potrebbero avere successo in questa impresa. L'uomo ha poi aggiunto:

"Le banche centrali dovrebbero temere una simile iniziativa da parte del settore privato. [...] Il controllo di una nazione sulla propria valuta ha lo scopo di proteggere le persone e ottenere buoni risultati. Il settore privato è molto più interessato alla vendita di prodotti."

Libra rappresenta una soluzione per molti problemi finanziari

A luglio, Carney ha spezzato una lancia a favore di Libra, sostenendo che bisognerebbe prendere atto dei problemi che Facebook sta tentando di risolvere con questa criptovaluta, indipendentemente dai potenziali aspetti negativi del progetto. In particolare, l'uomo aveva affermato:

"I pagamenti domestici tradizionali sono fin troppo lenti e costosi, danneggiano sia i consumatori che le imprese. Ostacolano l'innovazione. E risulta troppo costoso anche inviare denaro oltre i confini, per non parlare dei grossi problemi d'inclusione finanziaria. Pertanto, mentre noi tentiamo di affrontare tutte queste problematiche, dobbiamo riconoscere che [Facebook] sta provando a risolvere il problema."

Opinione condivisa anche da Benoit Coeure, membro del consiglio d'amministrazione della Banca Centrale Europea nonché presidente del Comitato per i pagamenti e le infrastrutture di mercato, secondo il quale Libra sta spingendo le banche centrali a prendere seriamente in considerazione i problemi presenti nei sistemi di pagamento globali:

"[Libra è] senz'ombra di dubbio un campanello d'allarme per banche centrali e mondo della politica. [...] La domanda per pagamenti internazionali veloci, affidabili ed economici è destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni. Banche centrali e politici dovrebbero rispondere a tali sfide."