L'exchange di criptovalute cinese Gate.io ha registrato quasi 3 miliardi di dollari di ordini, piazzati durante la prima fase della sua vendita di token in-house. Lo conferma un post sul blog ufficiale pubblicato il 14 aprile.

Gate, che permette di effettuare trading esclusivamente in criptovaluta, sta raccogliendo dei fondi per supportare i suoi progetti attraverso l'emissione di Gatechain Token (GT), che potranno essere utilizzati dagli utenti per pagare le commissioni di trading.

Attualmente, l'exchange permette di acquistare i cosiddetti "Gate.io POINT", che potranno poi essere scambiati con GT ad un tasso massimo di 2,5:1.

Secondo un rapporto di CoinDesk, le commissioni di trading per la fase uno ammontavano a 64 milioni di dollari, ma la cifra non è ancora stata confermata ufficialmente.

GT fa parte di Gatechain, un ecosistema blockchain il cui lancio è previsto per il Q4 2019.

Lo schema, simile alla Binance Chain dell'omonimo exchange di criptovalute, è un esempio di quelle che sono state definite Initial Exchange Offering (IEO), e ha registrato un notevole interesse, nonostante l'assenza dell'emissione di token o della possibilità per gli utenti di verificarne lo stato.

"Durante la prima fase della vendita dei POINT e della distribuzione dei GT, sono stati piazzati ordini per un totale di 2,984 miliardi di dollari", ha dichiarato Gate.io nel post:

"La distribuzione dei Gatechain Token (GT) è interamente pubblica e trasparente. Non c'è alcuna ICO, nessuna vendita privata o distribuzione dedicata allo staff, nessun pre-ordine o prenotazione per le istituzioni."

Successivamente, vi sarà una seconda fase della vendita dei POINT, che si concentrerà su gruppi specifici di acquirenti. Durante la fase pubblica, la stablecoin Tether (USDT), valuta d'ingresso della vendita, ha registrato una domanda così notevole da spingere gli utenti a pagare una tariffa "premium" per potersi assicurare dei token.

L'evento ha continuato un trend che abbiamo già registrato in alcuni paesi - uno tra tutti la Cina - dove i trader tendono a pagare più del dovuto per ottenere degli USDT, importante punto d'ingresso nel mercato delle criptovalute, spesso tramite delle rare vendite over-the-counter (OTC).

Nella settimana scorsa, un altro schema IEO ha fatto invece storcere il naso alla comunità cripto: l'exchange Bgogo ha provato infatti ad offrire i token della piattaforma blockchain Algorand ancor prima della loro emissione. Successivamente, l'azienda ha dichiarato di non aver mai autorizzato tale attività.