Per gli investitori in crypto attivi nel settore sin dal 2017, i movimenti del mercato avvenuti negli ultimi giorni hanno rievocato brutti ricordi, richiamando il crollo di Bitcoin (BTC) da 20.000$ a 3.000$ all’inizio di un “crypto winter” lungo due anni.

La recente correzione del 50% ha portato il prezzo di Bitcoin da poco meno di 60.000$ il 10 maggio a un minimo di 30.000$ all’apice del sell-off del 19 maggio, spingendo molti a dichiarare che il bull market del 2021 ha trovato il suo massimo. Tuttavia, un articolo pubblicato dal chief economist di Chainalysis, Philip Gradwell, evidenzia alcuni dati fondamentali secondo cui il mercato potrebbe conquistare livelli più alti nei prossimi mesi.

Grafico a 4 ore di BTC/USDT
Grafico a 4 ore di BTC/USDT. Fonte: TradingView

Le correzioni oltre il 25% sono la norma nei bull market

Per iniziare offrendo un po’ di prospettiva, Chainalysis ha fatto notare che dal 2017 il prezzo di Bitcoin è crollato di oltre il 25% nell’arco di sette giorni altre quattro volte. L’enorme collasso del prezzo fino a 4.000$ avvenuto a marzo 2020 è l’esempio più recente.

Anche se la forte correzione che questa settimana ha colpito sia Bitcoin che Ether (ETH) è arrivata dopo nuovi massimi storici, i livelli attuali restano elevati da una prospettiva storica, con un potenziale di ulteriori rialzi dopo un periodo di consolidamento.

Come evidenziato da Gradwell, ora che le criptovalute sono divenute più rilevante e fanno parte della narrativa mainstream, “il settore deve rispondere alle domande sull’impatto ambientale, sui casi d’uso, sulle attività illecite e sulla regolamentazione.

L’inverno NON sta arrivando... per ora

Per quanto riguarda la possibilità di un altro crypto winter in arrivo, Gradwell crede che il mercato non sia ancora arrivato a quel punto, menzionando le “molte differenze tra oggi e le grandi correzioni del prezzo a marzo 2020 e dicembre 2017”.

La crescente popolarità delle criptovalute nel 2021 ha portato un gran numero di nuovi partecipanti, i quali hanno comprato enormi quantità di criptovalute alzando la posta in gioco e la capitalizzazione di mercato complessiva.

Secondo Gradwell, i dati on-chain suggeriscono che:

“I trader retail stanno vendendo sugli exchange mentre gli investitori istituzionali semplicemente non stanno comprando tanto quanto prima.”

Questi dati dovrebbero contribuire a mettere a tacere le voci secondo cui le istituzioni sarebbero state uno degli elementi determinanti del recente sell-off.

I trader retail vendono mentre le whale accumulano

Afflussi di Bitcoin verso gli exchange, maggio 2021 vs. marzo 2020 vs. dicembre 2017
Afflussi di Bitcoin verso gli exchange, maggio 2021 vs. marzo 2020 vs. dicembre 2017. Fonte: Chainalysis

Come si vede nel grafico, nell'ultima settimana gli afflussi di Bitcoin verso gli exchange sono stati bassi se paragonati a sell-off precedenti, con circa 400.000 BTC depositati negli ultimi tre giorni rispetto ai 412.000 BTC depositati solo il 13 marzo 2020. Gradwell spiega:

“Questo suggerisce che buona parte delle vendite è attribuibile a persone con asset già sugli exchange, che tendono ad essere investitori retail.”

Per sostenere ulteriormente questa ipotesi, Gradwell ha presentato il seguente grafico raffigurante il “cambiamento dei BTC appartenenti a investitori whale post-2017 nei 14 giorni prima del minimo delle correzioni passate e attuale.

Wallet delle whale di Bitcoin
Wallet delle whale di Bitcoin. Fonte: Chainalysis

Il grafico indica che tra il 18 e il 19 maggio gli investitori “whale” post-2017 hanno comprato 34.000 BTC dopo aver ridotto le proprie riserve di 51.000 BTC durante le due settimane precedenti, una reazione più marcata rispetto a quella di marzo 2020.

Questo significa che, pur rimanendo prudenti, le whale sono state tentate di comprare questa correzione invece di vendere, suggerendo che i partecipanti più grandi nell’economia crypto prevedono ancora un’ulteriore crescita per Bitcoin e il mercato delle criptovalute nella bull run del 2021.

Le idee e le opinioni espresse in questo articolo appartengono unicamente all’autore e non riflettono necessariamente i punti di vista di Cointelegraph. Ogni investimento e operazione di trading comporta dei rischi. Dovresti condurre una ricerca propria quando prendi una decisione.