È stata una settimana difficile per la piattaforma di governance Aragon: alcune differenze di vedute tra i membri hanno causato una lunga lista di dimissioni.

L'11 gennaio il co-fondatore di Aragon, Jorge Izquierdoha annunciato che non lavorerà più come CEO della società for-profit Aragon One, dedicata alla costruzione di tool e servizi legati ad Aragon. 

Aragon è una piattaforma basata su Ethereum che si occupa di governance decentralizzata. 

L'annuncio è avvenuto poche ore dopo la notizia che Aragon aveva acquistato Dvote Labs, la società dietro il protocollo di voto blockchain Vocdoni:

"Oggi mi sono dimesso dal mio ruolo di CEO di Aragon One. 

Guidare questo team è stato il privilegio e l'avventura di una vita, e sono incredibilmente orgoglioso di ciò che abbiamo ottenuto. 

Sono piuttosto triste di questi sviluppi, ma, date le circostanze, non penso di poter continuare a svolgere un buon lavoro."

Spiegando le motivazioni che lo hanno portato ad abbandonare la squadra, Izquierdo ha citato il proprio disaccordo con le decisioni prese dall'organo di governo del progetto, Aragon Association, di cui faceva parte dal 2015:

"Mi dispiace di venire a conoscenza di questa notizia, Jorge. Sfortunatamente questo è un altro esempio di una startup di governance con una struttura proprietaria disfunzionale. Sì, sto parlando a tutto il settore DAO."

Una settimana prima della partenza di Izquierdo, anche l’Head of Governance di Aragon Association, John Lightaveva annunciato le sue dimissioni, affermando che il progetto non rispecchiava più i suoi valori né quelli del Manifesto originale.

Per aumentare la trasparenza e migliorare l'organizzazione, Light ha suggerito ai membri dell'associazione, in futuro, di "pubblicare tutti i verbali delle riunioni e i dati finanziari per farne una revisione pubblica". 

Ispirati dalle azioni di Light e trovandosi d'accordo con i contenuti della sua lettera, 11 dipendenti di Aragon One hanno lasciato l'azienda nei giorni successivi, presentando le loro dimissioni pubblicamente sul canale ufficiale Discord del progetto.

Dopo che nella chat del progetto sono state sollevate domande su un trasferimento, avvenuto a novembre, di 52.000 ETH fuori dal Tesoro di Aragon, Joe Chatsworth, Head of Operations dell’associazione, è intervenuto per fornire una spiegazione e per affrontare i timori che il progetto stesse perdendo la sua trasparenza. Secondo Chatsworth, gli ETH sono stati venduti per contribuire a "garantire una sufficiente quantità di asset stabili per far fronte a qualsiasi significativa flessione del mercato".

Sebbene gli addetti ai lavori rimangano silenziosi sull'argomento, Izquierdo e Light hanno fornito sottili indizi che indicano come a loro parere Aragon stia diventando troppo centralizzata.

Nell'ultima lettera inviata da Izquierdo all'associazione, egli ha fatto riferimento al dibattito in corso sulla censura delle big tech e ha paragonato il mantenimento della neutralità di Internet a una grande lotta:

"Credo che la lotta principale della nostra generazione sia frenare la tendenza di poche società ad appropriarsi delle importanti infrastrutture di Internet, così come nel secolo scorso ci fu una lotta per sradicare il fascismo dall'Europa."

Ad ottobre, il co-fondatore Luis Cuende aveva dichiarato a Cointelegraph che Aragon avrebbe potuto essere usata per risolvere i problemi di moderazione dei social media, in quanto fornisce un quadro di riferimento per un tribunale virtuale, in cui le parti fanno staking di crypto per fare una rivendicazione, che viene valutata da una giuria decentralizzata.

Durante una vendita di token del maggio 2018, Aragon aveva raccolto 25 milioni di dollari espressi in ETH: all'epoca fu il quarto maggiore evento di crowdfunding della storia.

Secondo gli stats tracker di DeepDAO, sette delle 10 maggiori DAO per valore utilizzano Aragon come piattaforma: è alla base anche di progetti DeFi popolari come AAVE, Curve e mStable. Il prezzo di ANT, l'Aragon Network Token, è sceso dell'8% negli ultimi sette giorni