Durante un intervento pubblicato ieri, Christopher J. Waller, governatore della Federal Reserve, ha ribadito il suo scetticismo circa l'emissione di una moneta digitale dalla banca centrale, o CBDC, negli Stati Uniti. Tuttavia, Waller non è il solito critico delle criptovalute: cita infatti lo sviluppo di autentiche innovazioni di pagamento nel settore privato, in particolare le stablecoin, come motivo per cui le CBDC non sono necessarie.

Principali stablecoin per capitalizzazione di mercato. Fonte: Rapporto del Tesoro sulle Stablecoin (novembre 2021)

Principali stablecoin per capitalizzazione di mercato. Fonte: Rapporto del Tesoro sulle Stablecoin (novembre 2021)

Nonostante le prospettive positive, Waller ha evidenziato tre rischi che circondano le stablecoin. Il primo riguarda certamente la potenziale delegittimazione, dove emittenti non regolamentati o senza scrupoli forniscono strumenti finanziari, che creerebbe panico e scetticismo anche al di fuori della community.

Ha sottolineato un secondo rischio sistemico che coinvolge il fallimento del sistema di pagamento, dove la responsabilità per le diverse funzionalità si disperde nella rete a causa della natura decentralizzata delle stablecoin. Ha supposto che questo potrebbe portare ad un'ampia modifica strutturale negli standard di regolamentazione.

In terzo luogo, Waller ha affermato che l'adozione delle stablecoin porti con sé il rischio di scala, vale a dire l'emergere di un monopolio da parte di un singolo emittente, che potrebbe danneggiare la concorrenza e diminuire i benefici della rete per i consumatori.

Nel suo discorso, Waller ha continuato a lodare gli aspetti decentralizzati delle stablecoin:

"La Federal Reserve e il Congresso hanno da tempo riconosciuto il valore di un sistema di pagamento moderno e diversificato, che beneficia dell'innovazione apportata dal settore privato. [...]

Quell'innovazione può venire da fuori il settore bancario, e non dovremmo essere sorpresi quando spunta in un contesto commerciale, in particolare nella Silicon Valley. [...] Dovremmo dare a queste innovazioni la possibilità di competere con altri sistemi e fornitori – incluse le banche – su un campo di gioco chiaro ed equo."

Negli ultimi anni i regolatori degli Stati Uniti hanno preso una posizione sempre più morbida, ma comunque interventista, sulle stablecoin e le criptovalute nel loro complesso. Un altro soggetto, la Federal Deposit Insurance Corporation, sta attualmente esplorando le circostanze in cui le banche possano integrare e proporre le criptovalute.