L'8 settembre, in occasione dell'evento fintech della Fed di Philadelphia, il vicepresidente della Federal Reserve Bank ha discusso il ruolo della banca centrale nell'innovazione finanziaria. La risposta è stata breve: ricerca e supervisione, con un cenno al servizio FedNow.
Oltre alla consueta dichiarazione di non prendere decisioni senza l'autorizzazione del Congresso, Barr ha fornito una panoramica del "focus attuale" della Fed sulla ricerca in materia di moneta digitale emessa dalla banca centrale (CBDC). L'ha definita come una "ricerca di base [...] che potrebbe supportare una struttura portante per i pagamenti CBDC, o per altri scopi nel sistema dei pagamenti esistente".
In particolare, Barr ha menzionato l'architettura del sistema per la registrazione delle transazioni e della proprietà nei registri e i modelli di tokenizzazione. Una pubblicazione di FEDS Notes dello stesso giorno sulle CBDC wholesale ha anche sottolineato che "la tecnologia associata alle piattaforme tokenizzate non è incompatibile con la moneta emessa dalla banca centrale esistente che funziona come asset di settlement".
Nell'intervento sui pagamenti di Michael Barr è presente un segno di punteggiatura raramente riscontrato nel linguaggio della Federal Reserve: il punto esclamativo!
This payments speech from Michael Barr, vice chair for supervision at the Federal Reserve, features a punctuation mark rarely observed in Fedspeak: an exclamation point! https://t.co/G8HIXuMvYx pic.twitter.com/F3GJezrs3N
— Brendan Pedersen (@BrendanPedersen) September 8, 2023
Barr ha rammentato al pubblico il programma di supervisione delle nuove attività della Fed, introdotto il mese scorso. Questo team dedicato di supervisori può fornire un feedback che consentirebbe a una banca sottoposta a vigilanza federale di ottenere una "non obiezione prudenziale scritta" alle sue nuove attività che coinvolgono, tra l'altro, le stablecoin. Barr ha dichiarato che tale attività si allinea alle politiche dell'Office of the Comptroller of the Currency (OCC) delineate nelle lettere interpretative 1174 e 1179.
Una forte vigilanza federale sulle stablecoin, prevista nelle missive dell'OCC, è nell'interesse della Fed, ha affermato Barr, poiché una stablecoin ancorata al dollaro "prende in prestito la fiducia della banca centrale". Barr ha inoltre espresso il suo apprezzamento per gli sforzi legislativi in corso:
"Se le stablecoin non regolamentate a livello federale dovessero diventare uno strumento di pagamento e una riserva di valore molto diffusa, potrebbero comportare rischi significativi per la stabilità finanziaria, la politica monetaria e il sistema dei pagamenti degli Stati Uniti".
La Fed ha fornito alle grandi banche, alle banche regionali, alle banche comunitarie e alle cooperative di credito i canali per un'ampia accessibilità ai pagamenti istantanei 24 ore su 24 attraverso il servizio FedNow, introdotto a luglio, ha dichiarato Barr. Ha poi sottolineato che i volumi attuali del servizio risultano esigui, ma che spetta agli istituti di deposito rendere disponibile il servizio.
Traduzione a cura di Walter Rizzo