Il Department of Finance (DOF) delle Filippine ha pubblicato un avviso contro Bitcoin Revolution, nel quale accusa gli organizzatori dello schema Ponzi di aver utilizzato illecitamente i nomi di importanti funzionari del Paese per attrarre nuove vittime.

In un avviso del 21 giugno, il DOF sostiene che Bitcoin Revolution ha sfruttato il nome di Carlos Dominguez III, segretario delle finanze delle Filippine, per promuovere una "piattaforma per il trading automatizzato di criptovalute" fraudolenta.

Fake news per attirare le vittime

I truffatori stanno diffondendo in rete una notizia, del tutto falsa, secondo cui il governo delle Filippine avrebbe creato una piattaforma chiamata "Bitcoin Lifestyle". L'articolo contiene anche una finta dichiarazione da parte del presidente Rodrigo Duterte, che invita tutti i cittadini a partecipare all'iniziativa.

Il sottosegretario delle finanze Antonio Joselito Lambino II ha categoricamente smentito la realizzazione di tale piattaforma nonché la propria del governo con Bitcoin Revolution. A tal proposito, il DOF afferma:

"Mettiamo in guardia i criminali dietro questi schemi d'investimento non autorizzati e senza scrupoli: il governo sta monitorando il settore pubblico, e avvierà le azioni legali e regolamentari appropriate."

Altri avvisi contro Bitcoin Revolution

Il 30 marzo, la Securities and Exchange Commission (SEC) delle Filippine aveva rilasciato un avviso nel quale sosteneva che Bitcoin Revolution è uno schema Ponzi, che prende di mira soprattutto investitori filippini, australiani ed europei.

Il 21 ottobre dello scorso anno, anche la Malta Financial Services Authority (MFSA) ha rilasciato una segnalazione contro Bitcoin Revolution.