Bitcoin (BTC) inizia la nuova settimana all'insegna dell'ottimismo, con gli operatori che accolgono la prima candela verde settimanale dopo oltre un mese.
La forza del prezzo sembra migliorare gradualmente, a seguito di un agosto e un inizio settembre deboli, con BTC/USD in ascesa verso i 27.000$.
La solida chiusura settimanale fa da sfondo a ciò che si preannuncia come un periodo interessante, che includerà un evento macroeconomico chiave degli Stati Uniti in quanto potenziale fattore di volatilità.
La Federal Reserve degli Stati Uniti si riunirà per decidere sulla politica dei tassi d'interesse e qualsiasi sorpresa potrebbe avere ripercussioni significative sugli asset di rischio, comprese le criptovalute.
Contestualmente, le cose sembrano essere promettenti per Bitcoin, con i fondamentali della rete destinati a raggiungere nuovi record.
La solidità "sotto il cofano" si riflette anche nel comportamento degli hodler, con il numero dei wallet che continua a salire indipendentemente dall'andamento del prezzo dell'asset.
Analizziamo insieme questi e altri argomenti, mentre Bitcoin si appresta ad affrontare quella che probabilmente sarà la settimana più importante del mese.
Trader punta al "bottom locale" di BTC
Durante il weekend Bitcoin ha mostrato ridotta volatilità, recuperando di colpo già ad inizio settimana, come dimostrato da Cointelegraph Markets Pro e TradingView.
La chiusura settimanale del 17 settembre ha presto lasciato spazio a volatilità rialzista e, al momento della stesura, i bull stanno tentando di porre le basi per raggiungere nuovi massimi mensili.

Il popolare trader Credible Crypto ha quindi suggerito che l'area del fine settimana potrebbe costituire un "bottom locale".
"Questa regione continua ad essere difesa, con gli acquirenti che intervengono ancora una volta. Ha le sembianze di un bottom/base locale che si sta formando, a mio parere", riferisce su X (ex Twitter), condividendo un grafico della liquidità dell'order book sul più grande exchange globale, Binance.
"Penso che presto potremo tornare al di sopra dei 27.000$".

In un articolo precedente abbiamo evidenziato la mancanza di aspettative di short ai livelli del fine settimana, con un miglioramento della liquidità delle offerte.
La chiusura settimanale ha invece entusiasmato Michaël van de Poppe, fondatore e CEO della società di trading Eight, che ha rilevato un supporto chiave in corrispondenza della media mobile esponenziale (EMA) a 200 settimane.
"Bitcoin sta chiudendo al di sopra dell'EMA a 200 settimane, fondamentale per una continuazione rialzista", ha precisato.
"La prossima settimana dovremmo continuare così: il prezzo inizia a somigliare a quello del ciclo 2015/2016".
Van de Poppe ha pubblicato un grafico che mostra l'interazione tra il prezzo spot e l'EMA a 200 settimane, attualmente a 25.700$, dal 2020.
"I mercati si stanno consolidando con una chiusura settimanale fortemente al di sopra dell'EMA a 200 settimane per Bitcoin. Le possibilità che la correzione si concluda aumentano di giorno in giorno", aggiunge in un post distinto.

Alcuni si mantengono moderati sulle prospettive di Bitcoin fino al 2024. Tra questi, il famoso trader e analista Rekt Capital continua ad intravedere un potenziale pattern ribassista a doppio top su timeframe settimanali.
"Non commettete errori: Bitcoin si trova all'inizio di un mercato rialzista", spiega nella sua analisi del fine settimana.
"A lungo termine le prospettive sono rialziste. A medio termine? Nei prossimi 7 mesi potrebbe esserci o meno un'ultima correzione importante. Avverrà? Sarebbe opportuno essere pronti ad affrontarla, se dovesse accadere".

Volatilità del FOMC, con probabilità di pausa dei tassi al 99%
Questa settimana l'evento atteso da tutti è il FOMC, il Federal Open Market Committee, che si riunirà per decidere i tassi di interesse futuri.
Se la storia ci insegna, la decisione del 20 settembre indurrà quantomeno una certa volatilità tra gli asset di rischio, e il Bitcoin e le criptovalute non dovrebbero fare eccezione.
Il panorama che circonda l'ultima riunione del FOMC è eterogeneo: i dati macro della scorsa settimana hanno mostrato che l'inflazione ha battuto le aspettative, ma i mercati credono in larga misura che la Fed non aumenterà ulteriormente i tassi per contrastarla.
Secondo il FedWatch Tool del CME Group, le probabilità che i tassi rimangano invariati sono quasi unanimi.

Ciò potrebbe ridurre l'impatto dell'evento del FOMC, ma al contrario una decisione in controtendenza rispetto alle stime del mercato verrebbe percepita con maggiore intensità.
"Questa settimana è l'occasione per impostare il resto del 2023", riassume The Kobeissi Letter, risorsa di analisi finanziaria, evidenziando i prossimi dati macro in uscita e altro ancora.
"Le indicazioni della Fed di mercoledì scandiranno il tono delle prossime riunioni. Aspettatevi di assistere a molta volatilità questa settimana".
Eventi chiave della settimana:
1. Dati sui permessi di costruzione - martedì
2. Dati sull'inizio dell'edilizia abitativa - martedì
3. Decisione sui tassi di interesse della Fed - mercoledì
4. Conferenza stampa della Fed - mercoledì
5. Richieste di disoccupazione - Giovedì
6. Dati sulle vendite di case esistenti - giovedì
Questa settimana è la base per il resto del 2023.
Key Events This Week:
— The Kobeissi Letter (@KobeissiLetter) September 17, 2023
1. Building Permits data - Tuesday
2. Housing Starts data - Tuesday
3. Fed Interest Rate Decision - Wednesday
4. Fed Press Conference - Wednesday
5. Jobless Claims - Thursday
6. Existing Home Sales data - Thursday
This week sets up the rest of 2023.
Spiegando il probabile esito del FOMC, Ecoinometrics ritiene che le probabilità del mercato non costituiscano una sorpresa sulla base dei segnali della Fed.
"Non è previsto alcun rialzo dei tassi in occasione della riunione del FOMC del 20 settembre. Questo è quanto prevedono i futures sui Fed Funds", annota nel fine settimana.
"E in realtà sono rimasti molto coerenti su questo punto da molto tempo ormai. Il fatto che gli ultimi dati sull'inflazione non vadano esattamente nella giusta direzione non ha modificato la situazione".

Un grafico a corredo aggiunge che il mercato "non ha mai avuto dubbi" su ciò che sarebbe accaduto a settembre.
Difficoltà e hash rate tornano a siglare nuovi record
Il ritorno alla crescita dei fondamentali di Bitcoin è destinato a caratterizzare la prossima settimana.
La difficoltà di mining, scesa del 2,65% in occasione dell'ultimo riaggiustamento automatico di due settimane fa, vanificherà le perdite il 19 settembre.
Secondo le ultime stime di BTC.com, la difficoltà aumenterà di un solido 4,6%, raggiungendo così nuovi massimi storici.

Il 2023 ha evidenziato un'ampia tendenza al rialzo della difficoltà, messa in discussione solo per poco tempo, nonostante la price action abbia offerto condizioni più impegnative.
Lo stesso vale per l'hash rate – la potenza di elaborazione stimata impiegata dai miner – che continua a stabilire nuovi record.
Un'impennata notevole in questa nuova settimana è divenuta un argomento di discussione a sé stante, con un conseguente aumento dell'ottimismo tra gli opinionisti.
Chi è responsabile del balzo dell'hash rate di quasi il 20%? Chi pensate che sia?
È surreale. #btc #Bitcoin
Who is responsible for the hashrate jumping up almost 20%? Who do you think?
— Bitcoin Bootcamp (@BTCbootcamp) September 17, 2023
This is surreal.#btc #Bitcoin pic.twitter.com/paIwb57DNm
"L'hash rate della rete bitcoin è ai massimi storici", commentava ad inizio mese Nicholas Cary, cofondatore della risorsa di dati Bitcoin Blockchain.com.
"Cosa significa? La difficoltà è una misura di quanto sia difficile estrarre un blocco di Bitcoin o, in termini più tecnici, trovare un hash inferiore a un determinato obiettivo. Una difficoltà elevata significa che ci vorrà più potenza di calcolo per estrarre lo stesso numero di blocchi, rendendo la rete più sicura contro gli attacchi".

Al 17 settembre Blockchain.com stima l'hash rate a 422 esahash al secondo (EH/s), mentre BTC.com lo colloca attualmente a 430 EH/s.
Il numero di indirizzi Bitcoin raggiunge i massimi pluriennali
Così come non si fermano i miner di Bitcoin, anche la base di utenti sembra espandersi senza sosta.
Il numero di nuovi wallet BTC creati è ora al massimo da fine 2017, quando Bitcoin raggiunse il suo massimo storico di 20.000$, come dimostrano i dati della società di analisi on-chain Glassnode.

Stando al sistema di monitoraggio degli indirizzi dell'azienda, anche il successivo salto a 69.000$ non è riuscito a scatenare una reazione altrettanto forte nella creazione di nuovi indirizzi.
Il parametro degli indirizzi attivi, tuttavia, ricalca quanto visto a metà del 2021, tornando a quei livelli per la prima volta questo mese.
I dati sono stati condivisi su X da Andre Dragosch, responsabile della ricerca presso la società di investimenti in criptovalute Deutsche Digital Assets. Dragosch si chiedeva se l'andamento del prezzo di BTC avrebbe replicato il ritorno alla forma dei parametri di Glassnode.
"Siamo ai massimi storici per quanto riguarda gli indirizzi con 0,01 Bitcoin o meno", aggiunge James Straten, analista di ricerca e dati presso la società di analisi delle criptovalute CryptoSlate, in merito agli ulteriori dati di Glassnode.
"La quinta accumulazione più consistente da parte di questa categoria negli ultimi cinque anni. Questo asset continua ad essere appannaggio di una piccola comunità".

La paura per le criptovalute non è ancora svanita
Sebbene la situazione stia migliorando all'interno dell'ecosistema Bitcoin, l'investitore medio del settore deve ancora ritrovare fiducia.
Secondo gli ultimi dati del Crypto Fear & Greed Index, l'umore che caratterizza le criptovalute continua a essere di "paura".
L'entità della paura è tuttavia modesta: l'indice, che normalizza il sentiment su una scala da 0 a 100, è ora appena al di sotto del valore "neutro" di 50.
La paura domina tuttavia da metà agosto, con i prezzi che influiscono in modo determinante.

Analizzando i dati relativi ai profitti e alle perdite nette non realizzate tra l'offerta di BTC, il popolare trader e analista Titan of Crypto rivela ciò che definisce una "sorprendente correlazione" tra il contesto di quest'anno e quello registrato in occasione delle precedenti corse al rialzo di Bitcoin.
"Penso che potremmo assistere ad una price action simile a quella che Bitcoin ebbe nei primi due cicli", recita parte del commento.
#Correlazione eclatante dei profitti/perdite netti non realizzate di Bitcoin- Nel 2012 e nel 2016, mentre il NUPL si contraeva tra le aree di ottimismo/ansia e speranza/paura, il prezzo di BTC si consolidava prima di riprendere la sua corsa al rialzo.
- Nel 2019, mentre il NUPL aumentava, il prezzo di Bitcoin ha registrato un rally senza alcun periodo di contrazione.➡️ Attualmente il NUPL si sta contraendo come nel 2012 e nel 2016, mentre il prezzo del BTC si sta consolidando.Ritengo che potremmo assistere ad una price action simile a quella che Bitcoin ha sperimentato nei primi due cicli.
#Bitcoin Net Unrealized Profit / Loss striking correlation
— Titan of Crypto (@Washigorira) September 17, 2023
- In 2012, 2016 as NUPL was contracting between Optimism / Anxiety and Hope / Fear areas BTC price was consolidating before resuming its run up.
- In 2019 as NUPL was shooting up Bitcoin price was rallying without a… pic.twitter.com/110OMhdGcW
Questo articolo non contiene consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni operazione di investimento e di trading comporta dei rischi e i lettori devono condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.
Traduzione a cura di Walter Rizzo