Woori e Shinhan, due importanti istituti bancari sudcoreani, hanno recentemente svelato la propria intenzione di lanciare “servizi basati su crypto-asset”: a seguito di questo annuncio, quattro delle cinque maggiori banche del Paese, che gestiscono asset complessivi per più di 1.200 miliardi di dollari, avranno dei servizi correlati alle criptovalute. 

Entrambi gli istituti puntano a fornire ai propri clienti servizi di custodia e di gestione delle criptovalute: sia Shinhan che Woori hanno così reagito alle modifiche apportate allo Special Financial Transactions Information Act, che andrà a cambiare il quadro legislativo relativo agli asset crypto a partire dall’anno prossimo.

Shinhan aveva annunciato un progetto di custodia di criptovalute già nel 2017, ma nel gennaio 2018 il governo aveva imposto il blocco di questa iniziativa.

La NH Nonghyup Bank e la Kookmin Bank hanno già team blockchain coordinati per implementare le nuove funzioni. In particolare, Nonghyup ha dichiarato di voler lanciare questi servizi “per investitori istituzionali” già nei prossimi mesi.

Troppo poco e troppo tardi?

Gli esperti di blockchain del Paese hanno espresso preoccupazione: questi progetti sarebbero infatti “troppo pochi, e arrivano troppo tardi”, a fronte delle istituzioni americane, già molto avanti da questo punto di vista rispetto al settore bancario sudcoreano. Park Sung-joon, a capo del Blockchain Research Center della Dongguk University, ha espresso “preoccupazione” a fronte della potenziale perdita di “competitività” finanziaria della Corea:

“Altri Paesi si stanno muovendo molto velocemente da questo punto di vista. In Corea del Sud non c’è ancora un sistema legale a riguardo, quindi progrediamo più lentamente di quanto ci aspettavamo”.

Senza “supporto dalle istituzioni”, sostiene Park, il lancio di servizi di custodia crypto potrebbe non sfociare in un’adozione di massa.

La Corea adora la tecnologia blockchain

Nonostante il settore finanziario sia stato criticato per la lentezza dell’innovazione in questo ambito, altre industrie stanno procedendo con maggiore rapidità. Infatti, dopo soli tre mesi oltre un milione di persone ha adottato la nuova app per la patente di guida in blockchain. KEB Hana Bank, uno dei maggiori istituti di credito del Paese, ha avviato una collaborazione con la Korea Expressway Corporation per implementare un sistema di pedaggi in blockchain sulla rete autostradale.

Questa settimana, inoltre, hanno fatto notizia anche altri due progetti: il programma di pagamenti di Seongnam, difatti, verrà migliorato con l’emissione di nuovi certificati digitali, mentre i bagnanti di Busan potranno pagare per alcuni servizi in spiaggia tramite Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH).