Secondo quanto riportato dal portale d'informazione Les Echos, la Francia potrebbe presto investire 500 milioni di euro per lo sviluppo della blockchain nel corso dei prossimi tre anni.

In particolare sono stati due membri del parlamento, come spiegato all'interno di un resoconto pubblicato questo mercoledì, a promuovere lo studio di criptovalute e registri distribuiti, allo scopo di rendere la Francia una vera e propria "Nazione Blockchain". I due politici desiderano anche incoraggiare il mining di Bitcoin nel territorio.

"Il 2018 è stato l'anno zero per la divulgazione della blockchain in Francia. Il 2019 sarà l'anno della nascita dell'ecosistema", ha affermato il deputato Jean-Michel Mis.

"L'idea verrà portata avanti grazie ad un investimento di 500 milioni di euro nel corso di tre anni."

Gli autori del resoconto vorrebbero inoltre rendere la Francia una località più attraente per i miner di monete digitali. Pianificano infatti di "riconoscere il mining di criptovalute come un'attività ad alto consumo di elettricità", così da permettere alle aziende private operanti in questo settore di accedere a tariffe energetiche più convenienti.

"Dovremmo avere le nostre mining farm qui in Francia", ha concluso Mis.

La posizione della Francia nei confronti delle criptovalute rimane tuttavia ambigua. Lo scorso mese infatti la banca centrale francese non ha supportato il piano di vendere Bitcoin (BTC) nelle tabaccherie del paese:

"Contrariamente a quanto affermato questa mattina [...] senza previo accertamento, non è stato firmato alcun accordo che consente la vendita di Bitcoin nelle tabaccherie. [...] Inoltre, un accordo del genere non è né previsto né in fase di discussione."