Eric Woerth, a capo del Comitato Finanziario dell'Assemblea Nazionale Francese, ha proposto il divieto delle criptovalute che offrono ai propri utenti un alto livello di anonimato. L'uomo ha espresso questa opinione in un recente resoconto sulle monete digitali e la tecnologia blockchain.

In particolare, Woerth ha dichiarato:

"Sarebbe inoltre appropriato proporre un divieto sulla divulgazione e sullo scambio di criptovalute progettate per assicurare il totale anonimato, impedendo qualsiasi procedura di identificazione. È questo il caso di numerose monete digitali (Monero, PIVX, DeepOnion, Zcash...) il cui obiettivo primario è quello di ostacolare l'identificazione dei loro possessori. Ad oggi, le regolamentazioni non si sono ancora spinte a tanto."

Oltre a ciò, Woerth ha anche sottolineato altri possibili problemi legati alle criptovalute, come frode, evasione fiscale, riciclaggio di denaro e alti consumi energetici. "La distinzione fra i differenti casi d'utilizzo delle criptovalute deve andare avanti, al fine di mettere a punto regolamentazioni migliori e più precise, proteggendo sia gli interessi generali che dei privati."

Ad aprile dello scorso anno, gli organi giapponesi di regolamentazione avevano proposto l'adozione di misure simili, per vietare agli exchange lo scambio di criptovalute incentrate sulla privacy come Dash (DASH) e Monero. "Dovremmo seriamente discutere se permettere o meno agli exchange registrati di utilizzare monete del genere", aveva al tempo commentato un membro della Financial Services Authority.

Lo scorso mese, il presidente francese Emmanuel Macron ha promosso l'utilizzo della blockchain per innovare le catene di distribuzione dell'industria agricola europea:

"Facciamolo in Europa, all'avanguardia per quanto riguarda la tecnologia agricola, sviluppando strumenti che permettano di tenere traccia di ogni singolo prodotto, dalla produzione di materiali grezzi alla lavorazione e all'imballaggio. L'innovazione esiste, e deve essere sfruttata dal mondo dell'agricoltura."