In un annuncio rilasciato martedì 20 febbraio, l'Autorità Federale di Supervisione Finanziaria (BaFin) in Germania ha chiarito gli obblighi delle Initial Coin Offering (ICO) in seguito ai "crescenti interrogativi" riguardo la loro effettiva legalità.

A novembre dello scorso anno, la BaFin pubblicò un avviso per gli investitori, nel quale venivano elencati tutti i potenziali "rischi" della partecipazione ad una ICO.

La notizia arriva "in risposta ai crescenti interrogativi riguardo l'argomento security e asset management", spiega l'annuncio. Gli operatori di ICO del paese di chiedono infatti "se monete, criptovalute o token alla base di una ICO vengano visti come strumenti finanziari rientranti nell'area giuridica delle security".

La BaFin segue l'esempio della propria controparte in Svizzera, dove la scorsa settimana il Regolatore Finanziario FINMA ha introdotto una serie di linee guida per la regolamentazione delle ICO in risposta al numero crescente di interrogativi riguardo al loro effettivo posizionamento all'interno della struttura legale del paese.

Martedì 20 febbraio, Cointelegraph ha riportato come anche lo stato del Wyoming abbia approvato una legge che esoneri le ICO da alcuni doveri normativi, nel caso in cui rispettino una serie di criteri entro luglio 2018.

All'interto della giurisdizione tedesca, saranno gli stessi operatori di ICO a "dover verificare se stanno distribuendo beni regolamentati, [come] security o altri strumenti finanziari, così che venga rispettato ogni potenziale requisito legale, senza vuoti giuridici."

Questo mese il paese ha inoltre insistito per un dibattito riguardo la regolamentazione delle criptovalute a livello internazionale durante il G20 di marzo in Argentina.