Bitcoin (BTC) inizia la settimana e un nuovo mese a pochi dollari dalla sua chiusura mensile più alta nella storia. Cosa succederà nei prossimi giorni?

Cointelegraph esamina cinque fattori che potrebbero influenzare BTC/USD mentre gli Stati Uniti votano per eleggere il nuovo presidente e il coronavirus porta a ulteriori misure di lockdown in Europa.

Si avvicina il giorno delle elezioni Trump vs. Biden

Questa settimana comprende un evento geopolitico che tradizionalmente crea scompiglio nei mercati: le elezioni presidenziali negli Stati Uniti.

In un periodo in cui il coronavirus complica e limita la vita quotidiana di molti cittadini statunitensi, i mercati seguiranno con attenzione gli sviluppi alla ricerca di indizi sulle future politiche del nuovo presidente.

Le ripercussioni non sono solo sociali. Diversi primati economici hanno accompagnato il virus, le cui conseguenze includono l’abbandono del contante in rapida inflazione da parte di diverse compagnie a favore di Bitcoin.

Come segnalato da Cointelegraph, gli analisti credono che indipendentemente dal vincitore, il risultato sarà positivo per i beni rifugio come l’oro. Bitcoin, pur essendo sempre meno correlato ai mercati macro in generale, potrebbe comunque reagire a variazioni nella forza del dollaro statunitense.

Lunedì, l’indice del dollaro statunitense (DXY), indicatore con cui BTC/USD ha mostrato una correlazione inversa, ha proseguito il rialzo avviato una settimana fa per superare il livello di 94.

Grafico a 2 mesi dell’indice del dollaro statunitense
Grafico a 2 mesi dell’indice del dollaro statunitense. Fonte: TradingView

I titoli asiatici sono aumentati grazie all’attività produttiva a pieno ritmo in Cina, durante l’inizio volatile di una settimana decisiva tra le elezioni negli USA e la riunione della Fed, eventi che potrebbero stabilire il tono nei mercati per il resto del 2020,” ha sintetizzato lunedì l’analista Holger Zschaepitz su Twitter.

Nel fine settimana, Zschaepitz ha sottolineato che Bitcoin stava aumentando in parallelo con i volumi del debito a rendimento negativo in tutto il mondo. Le obbligazioni internazionali con rendimenti negativi, in cui il creditore si trova letteralmente a pagare il debitore, erano scese da un record di 17.000 miliardi a 12.000 miliardi di dollari verso la fine del 2019, solo per crescere nuovamente quest’anno.

I rendimenti negativi sono un bene per Bitcoin, che in sé non produce alcun interesse,” ha spiegato.

L’Europa annuncia che riprenderà a stampare moneta

Al di là degli Stati Uniti, la situazione dei mercati europei appare cupa a causa dei lockdown reintrodotti nel continente per combattere il coronavirus.

Tra le nuove avvisaglie di contrazioni nell’attività economia dovute a queste misure, i mercati hanno iniziato a ignorare i segnali rialzisti per ridurre le possibili conseguenze delle elezioni.

Zschaepitz ha fatto notare che la scorsa settimana i titoli tedeschi hanno visto una perdita da 4.100 miliardi di dollari, la più grave dal crollo di marzo.

Per i sostenitori di Bitcoin, era il momento ideale per comprare, mentre la Banca Centrale Europea (BCE) confermava nuovi stimoli e stampa di moneta.

Sul tema del rinnovato lockdown in Germania, il noto trader MMCrypto ha esortato i follower su Twitter a ridurre l’esposizione a valute fiat.

La notizia assurda è che le imprese costrette a chiudere riceveranno fino al 75% delle loro entrate in denaro appena stampato,” ha evidenziato il trader.

Si aprono nuovi mini-gap dei future “rialzisti”

Analizzando i fattori di prezzo specifici per Bitcoin, l’andamento nel fine settimana ha consentito l’apertura di un nuovo “gap” nel mercato dei future.

I gap si formano quando la conclusione del trading di una settimana si trova a un livello di prezzo diverso dall’inizio della successiva. Storicamente, BTC/USD si sposta per rivisitare i punti omessi nel weekend, che siano più alti o più bassi del prezzo spot registrato lunedì.

L’analista di mercato Zack Voell ha identificato quattro piccoli gap apparsi nel mercato dei Bitcoin future di CME Group: ogni weekend per le ultime quattro settimane ne ha creato uno.

I Bitcoin future sul CME si aprono con un gap verso l’alto per la quarta settimana consecutiva. È piuttosto rialzista,” ha commentato Voell. Una successiva contrazione durante il trading di lunedì ha colmato il range dei 13.700$.

Come segnalato da Cointelegraph, l’unico gap sul grafico storico di Bitcoin attualmente superiore al prezzo si trova a 16.000$, mentre più in basso un gap a 9.600$ non è stato colmato del tutto l’ultima volta che Bitcoin è sceso brevemente sotto i 10.000$.

Grafico annotato dei Bitcoin future con i recenti gap
Grafico annotato dei Bitcoin future con i recenti gap. Fonte: Zack Voell/Twitter

La chiusura mensile incoraggia le istituzioni

Sul tema delle istituzioni, gli analisti restano rialzisti grazie alla chiusura mensile di Bitcoin, nonostante la criptovaluta abbia mancato per poco un nuovo massimo storico.

Come già menzionato, BTC/USD ha chiuso il mese di ottobre a pochi dollari dal livello di fine mese più alto di sempre.

Per il trader veterano Peter Brandt, che ha previsto correttamente vari eventi relativi al prezzo di Bitcoin prima che si verificassero, i risultati sono più che promettenti.

Nello specifico, le istituzioni considerano il prezzo di chiusura mensile come un fattore essenziale per rafforzare il sentiment rialzista. Bitcoin ha aperto ottobre a 10.750$.

Brandt ha twittato:

“Bitcoin ha chiuso il mese di ottobre a pochi dollari dalla chiusura mensile più alta DI SEMPRE. Che importanza hanno le chiusure mensili? Il prezzo di un asset a fine mese viene usato dai partecipanti istituzionali per valutare partecipazioni e investimenti.”

Sul grafico settimanale, intanto, i 14.000$ rimangono una chiara resistenza, con una breve visita sopra il livello durante il weekend come unico tentativo a trasformarlo in supporto. Oltre i 14.000$, sono ben pochi gli ostacoli per Bitcoin in direzione della sua resistenza “definitiva,” il massimo storico vicino a 20.000$.

I fondamentali sembrano decisi a smuovere il mining

Come riferito la scorsa settimana da Cointelegraph, i fondamentali del network di Bitcoin stanno attualmente assistendo a una certa turbolenza.

La difficoltà, che misura la competitività e la salute economica dei miner e rappresenta una componente fondamentale dell’ecosistema autoregolante di Bitcoin, si prepara ad affrontare martedì il calo più significativo dal mese di marzo.

Secondo le stime al momento della stesura, la difficoltà segnerà una correzione a -14,96%, replicando le perdite registrate in seguito al crollo cross-asset dovuto al coronavirus.

Il fenomeno non rappresenta necessariamente un fattore negativo. Una difficoltà più bassa significa che i miner più piccoli possono partecipare con maggiore facilità, mentre la crescente partecipazione generale ridurrà le commissioni e i block time di Bitcoin, entrambi aumentati notevolmente nel corso delle ultime due settimane.

Grafico a 2 mesi dell’hash rate (media a 7 giorni)
Grafico a 2 mesi dell’hash rate (media a 7 giorni). Fonte: Blockchain

Come la difficoltà, anche l’hash rate del network continua a diminuire, scivolando da una media settimanale record di 146 exahash al secondo (EH/s) a 107 EH/S al momento della stesura.