Bitcoin (BTC) inizia una nuova settimana sopra i 20.000$, ma il prossimo livello di supporto chiave rimane tuttora fuori portata.

Dopo un fine settimana stabile che ha registrato un rapido picco a quasi 22.000$, BTC/USD è tornato vicino al prezzo di chiusura del 24 giugno sui mercati dei futures CME.

Un "viaggio di andata e ritorno" permette ai trader di riprendere da dove avevano lasciato al termine dell'ultima sessione di trading di Wall Street della scorsa settimana, ma cosa potrebbe esserci in serbo nei prossimi giorni?

Un cocktail familiare di minacce macro e tendenze ribassiste in atto rendono il clima attuale tutt'altro che consono per il trader medio. Nonostante il modesto sollievo registrato la scorsa settimana, i mercati delle criptovalute continuano a subire il peso del contesto macroeconomico.

Con l'avvicinarsi della chiusura mensile di giugno, intanto, Bitcoin affronterà la resa dei conti, definendo ciò che potrebbe essere la sua peggiore performance mensile dal 2018.

Analizziamo insieme cinque potenziali fattori scatenanti del mercato per la settimana a venire, mentre l'inflazione imperversa e la criptovaluta fatica a ritornare in carreggiata.

 

I trader si aspettano che luglio fornisca "catalizzatori" del prezzo per BTC

"Apatia" è la parola adatta per descrivere il senso generale di rassegnazione tra i trader di Bitcoin questa settimana.

Sebbene il fine settimana abbia risparmiato all'hodler medio altre sgradite sorprese, Cointelegraph Markets Pro e TradingView riportano come BTC/USD sia ben lontano dal punto dai prossimi livelli di supporto.

Con la media mobile a 200 settimane (WMA) fuori portata è rimasta una labile speranza rialzista, come evidenziato dalla "paura estrema" ancora saldamente in controllo registrata dal Crypto Fear & Greed Index.

Crypto Fear & Greed Index (screenshot). Fonte: Alternative.me

"BTC capitolerà nei prossimi 6 mesi e toccherà il minimo del ciclo (tra 14.000-21.000$), si aggirerà tra 28.000-40.000$ per la maggior parte del 2023 e sarà di nuovo a ~40.000$ entro il prossimo halving", riassume oggi su Twitter Venturefounder, analista collaboratore della piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant.

La tesi di Venturefounder è indicativa di una più ampia convinzione che il minimo non sia ancora stato registrato per Bitcoin, e che qualsiasi relief bounce sia esattamente questo: distrazioni lungo la strada verso livelli più bassi, che estorcono capitale dai neofiti del mercato e dalle mani deboli.

Si prevede che la prima settimana di luglio possa portare la prossima grande ondata di volatilità per le criptovalute e gli asset di rischio.

"Non è successo molto durante la notte su Bitcoin, ma mi aspetto una settimana piuttosto lenta a causa della mancanza di catalizzatori", ha confermato il popolare trader Crypto Tony:

 

"Luglio sarà un mese ricco di azione per la volatilità, a causa di catalizzatori in arrivo".

Per Arthur Hayes, ex CEO del gigante dei derivati BitMEX, la prima settimana del prossimo mese sarà un periodo in cui le stelle macro si allineeranno per punire ancora una volta gli hodler.

In un blog post di inizio giugno ha sottolineato come il rialzo dei tassi e la riduzione del bilancio della Federal Reserve degli Stati Uniti costituiscano la tempesta perfetta per gli asset di rischio.

"Entro il 30 giugno (fine del secondo trimestre), la Fed avrà varato un rialzo dei tassi di 75 pb ed iniziato a ridurre il proprio bilancio. Il 4 luglio cade di lunedì ed è una festività federale e bancaria. Sarà la tempesta perfetta per scatenare un altro mega crollo delle criptovalute", avverte Hayes.

Una "selvaggia corsa al ribasso" potrebbe quindi essere a pochi giorni di distanza.

Come riportato da Cointelegraph, il consenso popolare per un vero e proprio bottom dei prezzi si concentra in area 14.000-16.000$, ma non si escludono gli 11.000$, livello che corrisponderebbe ad un drawdown dell'84,5% rispetto al più recente massimo storico di Bitcoin.

Grafico orario di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

Quanto è nella norma questo bear market?

Malgrado alcuni operatori siano occupati a vendere i propri BTC in preda al panico, gli analisti si sforzano di dimostrare che finora non c'è nulla di insolito nella portata dell'attuale bear market di Bitcoin.

La società di analisi on-chain Glassnode, nella sua recente ricerca "A Bear of Historic Proportions" ha invitato alla calma durante le fluttuazioni di BTC sotto i 20.000$.

"I minimi del bear market sono stati storicamente stabiliti con drawdown di BTC compresi tra -75% e -84% rispetto al massimo storico, con una durata di 260 giorni nel 2019-20 e di 410 giorni nel 2015", aggiungendo:

"Con l'attuale drawdown che ha raggiunto il -73,3% al di sotto del massimo storico di novembre 2021 – e con una durata compresa tra i 227 e i 435 giorni – questo bear market è saldamente all'interno dello storico in termini di ampiezza."

Ciò che contraddistingue il clima attuale non è Bitcoin in sé, ma le reazioni degli investitori alle variazioni di prezzo.

Nonostante le perdite siano nella norma storica, le vendite di BTC in perdita hanno superato i record precedenti.

"Il recente crollo del prezzo fino a zona 20.000$ è stato accompagnato dalla più grande perdita giornaliera realizzata in dollari americani della storia", evidenzia Glassnode:

"Gli investitori hanno registrato collettivamente una perdita di -4,234 miliardi di dollari in un solo giorno, con un aumento del 22,5% rispetto al precedente record di 3,457 miliardi di dollari stabilito a metà 2021".

In termini di BTC, le perdite ammontano al terzo posto nello storico di Bitcoin.

Bitcoin net realized profit/loss (screenshot). Fonte: Glassnode

BTC rischia la prima chiusura mensile sotto la 200WMA

A tre giorni dalla chiusura del mese di giugno, la situazione si presenta sia preoccupante che interessante, a seconda della prospettiva.

Con il mercato ribassista in pieno svolgimento, BTC/USD rimane al di sotto di una trendline chiave che lo ha sostenuto durante i precedenti minimi macro. La media mobile a 200 settimane (WMA), che non ha mai corretto di valore, si trova attualmente a 22.430$.

Durante i precedenti mercati ribassisti, come riportato di recente da Cointelegraph, Bitcoin ha mantenuto la WMA a 200 come supporto, pur scendendo al di sotto di essa fissando i minimi di ciclo.

Questa volta, tuttavia, il livello si sta trasformando in resistenza, poiché i tentativi dei bull di seguire le norme storiche stanno ripetutamente fallendo. Per tale motivo, la fine del mese potrebbe essere "interessante" secondo PlanB, creatore del modello di prezzo Stock-to-Flow, in quanto segnerebbe la prima chiusura mensile sotto la 200WMA di sempre.

Un grafico condiviso il 26 giugno mostra la relazione di Bitcoin con la 200WMA rispetto alla distanza dagli halving, eventi che delineano i cicli quadriennali a cui si è fatto riferimento in precedenza.

La situazione si fa interessante! Se BTC non chiude giugno sopra la 200WMA (22.000$), sarebbe la prima chiusura mensile sotto la 200WMA di sempre. Mancano 4 giorni.

Nel frattempo, Checkmate, principale analista on-chain di Glassnode, ha sottolineato altri insoliti tratti ribassisti che caratterizzano attualmente la price action di BTC.

Oltre ad essere al di sotto della 200WMA, BTC/USD è anche al di sotto del realized price e nella zona "buy" del parametro Mayer Multiple.

Come riportato di recente da Cointelegraph, il Mayer Multiple mostra quanto il prezzo sia al di sotto della sua media mobile a 200 giorni e, quindi, quanto sia probabile che un acquisto ad un livello specifico generi rendimenti asimmetrici.

"In passato tali eventi si sono verificati solo per 13 volte su 4.360, pari allo 0,2% di tutti i giorni di negoziazione", aggiunge Checkmate.

#Bitcoin è scambiato al di sotto dei seguenti modelli che in passato si sono concentrati durante i mercati ribassisti:

media mobile 200 settimane
Prezzo realizzato
0,6 x Mayer Multiple

In passato tali eventi si sono verificati solo in 13 casi su 4.360, pari allo 0,2% di tutti i giorni di trading.

Dominance di Bitcoin scende dai massimi plurimensili

Di recente le altcoin stanno soffrendo ancor più di Bitcoin, a causa degli sconvolgimenti di diversi progetti importanti, tra cui Terra e Celsius.

Adesso, tuttavia, le cose sembrano cambiare: la dominance di Bitcoin si è invertita dopo l'impennata di quest'anno, suggerendo che le altcoin potrebbero presto avere il loro riscatto a breve termine.

"La dominance di Bitcoin è in forte calo. Il vantaggio è per le altcoin in questo momento", riassume il popolare account Twitter BTCfuel.

Dopo aver raggiunto un massimo di 11 mesi del 48,36% l'11 giugno, al momento della stesura il peso di Bitcoin sul mercato complessivo delle criptovalute è scesa al 43,46%: un drastico declino in meno di tre settimane.

Per il trader veterano Peter Brandt, la forza relativa di Bitcoin rispetto alle alt potrebbe avere un significato più importante di quanto non sembri ai bull.

"Questo grafico potrebbe essere rivelatore'", ha affermato a tal proposito:

"Una chiusura decisiva al di sopra del 50% sarebbe estremamente positiva".

Altri sono invece convinti che, nonostante l'ultima inversione di tendenza, non sia ancora giunto il momento per le altcoin di esplodere in modo significativo.

Secondo Venturefounder, detenere BTC è ancora la scelta migliore per un investitore.

La dominance di #Bitcoin ha raggiunto un picco del 48% e ha ricominciato a scendere: ma a mio parere non è certo l'inizio della #ALTSEASON.

Siate certi che in un bear market di fine ciclo #BTC rimarrà la migliore scommessa rispetto alle #altcoin.

Questo evento si è verificato più volte anche durante il ciclo del 2018. 

"Il normale bear market vuole che le altcoin correggano molto più di Bitcoin", ha aggiunto la suite di trading DecenTrader:

"Tuttavia, nelle ultime due settimane le altcoin (in generale) hanno registrato performance superiori. Quindi: 'Questa volta è diverso' o 'Non durerà'. La dominance rimane nell'intervallo 40-48%".
Grafico giornaliero della dominance di Bitcoin. Fonte: TradingView

Bitcoin torna ad essere mainstream - per le ragioni sbagliate

Bitcoin è più popolare tra gli utenti di internet mainstream di quanto non lo sia mai stato da oltre un anno a questa parte: ma è qualcosa che vale la pena festeggiare?

I dati di Google Trends confermano che questo mese il numero di persone che hanno cercato "Bitcoin" su Google sia più alto che in qualsiasi altro momento da maggio 2021.

Dati di ricerca su Google a livello mondiale per "Bitcoin". Fonte: Google Trends

Allora come oggi, tuttavia, la price action di BTC puntava ai minimi di lungo periodo, piuttosto che ai massimi, indicando che sono gli eventi ribassisti a scatenare l'interesse del mainstream.

Il massimo storico dello scorso novembre, in confronto, sembra un puntino sul radar in termini di interesse di ricerca.

Non una capitolazione 🤓

Per tal motivo, la ricerca tramite frasi come "Bitcoin è morto" è aumentata, facendo credere agli utenti dei social media che questo sia un possibile segnale di "capitolazione".

Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell'autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph.com. Ogni investimento comporta dei rischi: dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.