Curtis Spencer, co-fondatore e partner di Electric Capital, sostiene che il network di Bitcoin deve la sua sopravvivenza alla clemenza dei governi mondiali.

In un dibattito durante la recente conferenza online Collision, Spencer ha spiegato che i legislatori stanno dando a Bitcoin (BTC) la possibilità di crescere non imponendo restrizioni più severe sulle operazioni di mining. Il dirigente di Electric Capital stava discutendo degli investimenti in criptovalute assieme a Michael Jordan di Galaxy Digital, Kartik Talwar di A Capital, Ash Egan di Accomplice, Tara Tan di IDEO CoLab Ventures e la moderatrice Min Teo di Consensys.

Bitcoin potrebbe davvero essere fermato dal governo?” ha chiesto Spencer. “In realtà credo di sì. Se pensi al costo di attaccare il network, non è impossibile per gli Stati-nazione.

Proseguendo, ha aggiunto:

“Guardate cosa è successo a Xinjiang. In realtà potresti bloccare il network del mining di Bitcoin rapidamente, soprattutto se gli Stati Uniti fermassero tutti i miner e il Kazakistan facesse lo stesso... l’80%-90% dell’hash rate scomparirebbe piuttosto in fretta. A mio avviso, il fatto che Bitcoin sia ancora qui significa che i governi sono favorevoli.”

Spencer faceva riferimento agli eventi recentemente avvenuti nella regione cinese di Xinjiang, che rappresenta circa il 25% dell’hash rate globale di Bitcoin. L’analista crypto Willy Woo ha affermato che il crollo di BTC verso i 50.000$ nel week-end sarebbe stato il risultato di un blackout nella regione, che ha fatto precipitare l’hash rate da 172 a 154 milioni di TH/s.

Pertanto, se volesse il governo cinese potrebbe intenzionalmente ridurre l’hash rate di Bitcoin. Jordan ha precisato che i legislatori stanno iniziando a cambiare posizione sulle crypto, riferendosi però al fatto che le autorità non cercheranno di bloccare il network su internet:

"Sentiamo i regolatori usare una nuova espressione, ‘non puoi vietare Bitcoin’. In pratica, puoi autoescluderti dall’innovazione e dalla crescita economica che questi sistemi offrono ai cittadini, ma non puoi davvero vietarlo."

Al momento, il contesto normativo negli Stati Uniti sembra favorire i crypto miner invece di voler staccare loro la spina, anche se quest’anno alcune mining farm in Texas hanno dovuto limitare le operazioni durante una forte tempesta invernale. Inoltre, di recente i legislatori in Kentucky hanno approvato due disegni di legge che offrirebbero agevolazioni fiscali ai miner nel tentativo di attirare nuove società nello Stato.