Il gestore di crypto-asset Grayscale ha introdotto lo staking per i suoi prodotti negoziati in borsa (ETP), diventando il primo emittente di fondi crypto con sede negli Stati Uniti a offrire opportunità di reddito passivo basate sullo staking.
In data odierna, Grayscale comunica che i suoi ETF su Ether (ETH) — il Grayscale Ethereum Mini Trust ETF (ETH) e il Grayscale Ethereum Trust ETF (ETHE) — costituiscono ora i primi fondi in criptovalute spot quotati negli Stati Uniti a offrire lo staking, definendo tale sviluppo “un'altra pietra miliare per i primi operatori del settore”.
Secondo quanto riportato dal post pubblicato oggi dall'azienda su X, anche il fondo Solana (SOL) di Grayscale, il Grayscale Solana Trust (GSOL), ha abilitato lo staking ed è in attesa dell'approvazione normativa per il passaggio a un ETP, che lo renderebbe il primo ETP spot Solana ad offrire lo staking.
Consentendo lo staking su prodotti basati su Ethereum e Solana, Grayscale mira a offrire agli investitori un'esposizione al “valore a lungo termine di queste reti, mantenendo al contempo gli obiettivi principali dei fondi”, spiega la società.
“Lo staking nei nostri fondi spot Ethereum e Solana è esattamente il tipo di innovazione pionieristica che Grayscale è stata creata per offrire”, dichiara Peter Mintzberg, CEO di Grayscale. “In qualità di emittente di ETF focalizzato sugli asset digitali numero uno al mondo per AUM, riteniamo che la nostra piattaforma affidabile e scalabile ci posizioni eccezionalmente per trasformare nuove opportunità come lo staking in un potenziale valore tangibile per gli investitori”.
Sia ETHE che ETH sono ETP registrati ai sensi dell'Investment Company Act del 1940, il che significa che non sono soggetti alle stesse normative dei crypto ETF registrati ai sensi della stessa legge.
“ETHE ed ETH detengono asset digitali; tuttavia, un investimento in ETHE ed ETH non è un investimento diretto in asset digitali”, specifica la società.