Mentre il prezzo del Bitcoin continua a crescere ed i trader cercano di raggiungere il nuovo massimo storico, non accenna a fermarsi l'ondata di enti finanziari mainstream che si avvicinano a Bitcoin (BTC).
A differenza della bull run del 2017, questa volta sia gli investitori istituzionali che quelli retail desiderano accumulare Bitcoin: i dati relativi ai derivati crypto mostrano che i grandi player stanno portando i volumi dei prodotti basati su BTC alle stelle.

Secondo una ricerca di Grayscale Investments, società di gestione d’investimento digitale che attualmente detiene oltre 10 miliardi di dollari di asset under management, la pandemia di coronavirus potrebbe essere uno dei principali volani dell'attuale crescita di Bitcoin.
Secondo l'indagine svolta dall'impresa, l'83% di tutti gli investitori Bitcoin ha iniziato negli ultimi 12 mesi, un periodo in cui le infezioni da COVID-19 erano minime.
Il 38% degli attuali investitori Bitcoin intervistati ha fatto il primo acquisto negli ultimi quattro mesi, e tra questi, il 63% afferma che le turbolenze economiche causate dal COVID-19 hanno influenzato la loro decisione di investire in BTC.
Bitcoin sta diventando mainstream
I dati di Grayscale mostrano anche che Bitcoin sta diventando sempre più popolare tra il pubblico generalista e tra gli investitori. Difatti, nel 2020, il 55% degli intervistati ha espresso interesse nell’acquistare Bitcoin, un aumento sostanziale rispetto al 36% del 2019.
Quasi la metà dei partecipanti al sondaggio, inoltre, ritiene che le criptovalute saranno un mezzo di scambio mainstream entro la fine del decennio.
È probabile che la tendenza degli investitori ad essere attratti dall'idea di Bitcoin come riserva di valore stia crescendo, ed è possibile che l'adozione mainstream arrivi prima di quanto molti credano. Basti pensare ad un recente report di Citibank, in cui l'autore stima che il prezzo di BTC potrebbe raggiungere i 318.000 dollari entro dicembre 2021.
Bitcoin diverrà meno allettante una volta sconfitto il COVID?
Secondo alcuni investitori, la domanda relativa a come il prezzo del Bitcoin reagirà alla sconfitta del COVID-19 è estremamente rilevante. Secondo Jonathan Hobbs, autore di The Crypto Portfolio ed ex gestore di fondi digitali, gli effetti della pandemia saranno avvertiti per molto tempo, anche dopo la sconfitta definitiva della malattia stessa. Hobbs ha detto a Cointelegraph:
"Il Covid-19 è stato il fiammifero che ha acceso la fiamma dell'adozione istituzionale. Ma la legna si stava accumulando già da prima. Ora che il fuoco sta bruciando, però, ci vorrà molta acqua per spegnerlo. Quando il mondo sarà finalmente libero dal Covid-19, l'economia sarà ancora piena di debiti.
E le banche centrali continueranno a stampare denaro per cercare di liberarsi di quei debiti, come hanno fatto dopo la crisi finanziaria del 2008. Questo significa che la narrazione per cui Bitcoin è una buona difesa contro l’inflazione continuerà probabilmente anche dopo la fine della pandemia."
Risulta evidente come i massicci piani di stimolo economico e l'espansione della politica monetaria abbiano cambiato il quadro economico del prossimo futuro. Anche se alcuni analisti potrebbero sopravvalutare l'impatto della pandemia sulla crescita di Bitcoin, è chiaro che abbia avuto un ruolo importante nell'accelerare l'interesse degli investitori per le criptovalute.
Uno dei principali fattori positivi identificati dagli investitori sono le basse barriere all’ingresso del mondo Bitcoin; inoltre, la sua capacità di guadagnare valore anche quando nei mercati tradizionali c’è molta volatilità è ormai comprovata. Tutto ciò premesso, è probabile che questi elementi continuino ad avere un impatto notevole su BTC anche quando la pandemia finirà.