Jacobi Asset Management, una piattaforma d’investimento multi-asset londinese, ha ricevuto l’approvazione dalla Guernsey Financial Services Commission (GFSC) per lanciare exchange-traded fund (ETF) su Bitcoin (BTC).

Il CEO della società Jamie Khurshid ha spiegato a Cointelegraph che la chiarezza normativa aiuta aziende e istituzioni a investire in Bitcoin in tutta sicurezza, senza tutti i rischi associati alla tecnologia e alle controparti.

Stando al comunicato ufficiale, il Jacobi Bitcoin ETF è uno strumento finanziario a compensazione centrale garantito da riserve crypto e supportato dai servizi di custodia per Bitcoin forniti da Fidelity Digital Assets.

L’approvazione da parte della GFSC consente agli investitori di negoziare i Jacobi Bitcoin ETF sui mercati azionari tradizionali di “tutte le giurisdizioni non americane e altre con restrizioni simili.

Khurshid, ex consulente finanziario di Goldman Sachs, ha evidenziato che i fondi sono “compensati a livello centrale con security conservate presso un depositario centrale di titoli (CSD) leader nel settore,” un processo familiare ai gestori di asset tradizionali. Rivolgendosi agli investitori nelle giurisdizioni autorizzate, Khurshid ha spiegato:

“Stiamo istituendo fondi feeder in tutto il mondo che investiranno esclusivamente nel Jacobi Bitcoin ETF per soddisfare la domanda nazionale.”

Inoltre, la compagnia ha intenzione di quotare il Jacobi Bitcoin ETF sull’exchange azionario Cboe Europe, che non ha ancora ricevuto l’approvazione per la quotazione dalla Financial Conduct Authority (FCA), un regolatore finanziario nel Regno Unito.

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Il 6 settembre, Charles Randell, presidente della FCA e del Payments Systems Regulator, ha espresso preoccupazioni sulla mancanza di consapevolezza del rischio tra gli investitori crypto in un discorso scritto per il Cambridge International Symposium on Economic Crime.

Randell ha evidenziato il ruolo di influencer come Kim Kardashian che promuovono token non verificati su Instagram, cosa che a suo avviso potrebbe potenzialmente trarre in inganno gli investitori poco informati:

“Perché dovremmo regolamentare token digitali puramente speculativi? Il coinvolgimento della FCA conferirà loro un ‘alone’ che alimenta aspettative irrealistiche di tutela del consumatore?”

La Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense, invece, ha adottato un approccio proattivo per consentire l’offerta di ETF sugli exchange tradizionali. Di recente, il gestore di asset digitali Bakkt è diventato la più recente compagnia ad essere quotata sul New York Stock Exchange con i ticker “BKKT” e “BKKT WS.”