Il prezzo di Bitcoin (BTC) registra un'impennata di oltre il 10% tra il 9 e il 14 aprile, stabilendo la chiusura giornaliera più alta in oltre dieci mesi. Sebbene alcuni analisti sostengano che la performance giustifichi un certo grado di disaccoppiamento dai mercati tradizionali, sia l'S&P 500 che l'oro sono prossimi ai livelli più alti degli ultimi sei mesi.

Nonostante i venti contrari macroeconomici, il prezzo di Bitcoin supera i 30.000$

I guadagni di Bitcoin e il rally al di sopra dei 30.000$ sono avvenuti mentre l'indice di forza del dollaro (DYX), che misura la valuta statunitense rispetto ad un paniere di valute estere, ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 12 mesi.

Il 14 aprile l'indicatore è sceso a 100,8 dai 104,7 del mese precedente, con gli investitori che hanno valutato più alte le probabilità di ulteriori iniezioni di liquidità da parte della Federal Reserve.

L'ultimo rapporto di politica monetaria della Federal Reserve, pubblicato il 12 aprile, ha fatto esplicito riferimento alla previsione di una "lieve recessione" nel 2023 a causa della crisi bancaria. Nonostante l'inflazione non sia più una preoccupazione primaria, l'autorità monetaria ha poco margine di manovra nell'aumentare ulteriormente i tassi di interesse senza aggravare una eventuale crisi economica.

Solidi dati macroeconomici motivano la tendenza rialzista degli investitori

Sebbene l'economia globale possa peggiorare nei prossimi mesi, i recenti dati macroeconomici sono stati per lo più positivi. Ad esempio, l'ufficio statistico dell'Unione Europea segnala che la produzione industriale dei 20 Paesi membri sia aumentata dell'1,5% su base mensile a febbraio, laddove gli economisti intervistati da Reuters si attendevano un aumento dell'1,0%.

Inoltre, gli ultimi dati macroeconomici della Cina rivelano una tendenza incoraggiante: a marzo le esportazioni sono aumentate del 14,8% su base annua, interrompendo un calo di cinque mesi e sorprendendo gli economisti che si aspettavano un calo del 7%. Di conseguenza, la Cina ha registrato una crescita della bilancia commerciale a marzo di 89,2 miliardi di dollari, superando di gran lunga i 39,2 miliardi di dollari previsti dal mercato.

Il contrasto tra l'attuale slancio economico e l'imminente recessione innescata da un aumento dei costi di finanziamento e da una minore propensione al rischio da parte degli istituti di credito induce gli investitori di Bitcoin a mettere in dubbio la sostenibilità del supporto dei 30.000$.

Analizziamo insieme i parametri dei derivati di Bitcoin, al fine di valutare al meglio il posizionamento dei trader professionisti nell'attuale contesto di mercato.

I derivati di BTC non mostrano una leva eccessiva da parte dei long

I mercati dei margini forniscono indicazioni su come si posizionano i trader professionisti, in quanto consentono agli investitori di prendere in prestito criptovalute per aumentare la leva finanziaria delle loro posizioni.

OKX, ad esempio, fornisce un indicatore di margin lending basato sul rapporto stablecoin/BTC. I trader possono aumentare l'esposizione prendendo in prestito le stablecoin per acquistare Bitcoin. D'altro canto, chi prende in prestito Bitcoin può scommettere solo sul calo del prezzo di una criptovaluta.

Rapporto di margin lending stablecoin/BTC su OKX. Fonte: OKX

Il grafico precedente indica come il rapporto di margin lending dei trader di OKX si sia ridotto tra il 9 e l'11 aprile. Si tratta di un dato estremamente positivo, in quanto dimostra che non è stata utilizzata la leva finanziaria per sostenere i guadagni di prezzo di Bitcoin, almeno non utilizzando i mercati a margine. Inoltre, considerata la generale tendenza rialzista dei crypto trader, l'attuale rapporto di margin lending di 15 è relativamente neutrale.

Il parametro long-to-short esclude le esternalità che potrebbero avere un impatto solo sui mercati dei margini. In più, raccoglie i dati delle posizioni dei clienti dell'exchange sui contratti spot, perpetui e futures trimestrali, offrendo così migliori informazioni sul posizionamento dei trader professionisti.

A volte si riscontrano discrepanze metodologiche tra i diversi exchange, per cui i lettori dovrebbero monitorare le variazioni anziché le cifre assolute.

Rapporto Bitcoin long-to-short dei top trader degli exchange. Fonte: Coinglass

È interessante constatare che, nonostante Bitcoin abbia superato i 30.000$ per la prima volta in 10 mesi, i trader professionisti abbiano mantenuto invariate le loro posizioni long con leva, secondo l'indicatore long-to-short.

Ad esempio, il rapporto per i trader di Huobi si è mantenuto vicino allo 0,98 dal 9 aprile al 14 aprile. Nel frattempo, presso l'exchange di criptovalute Binance, il rapporto long-to-short è leggermente aumentato, favorendo i long, passando da 1,12 del 9 aprile all'attuale 1,14. Infine, presso il crypto exchange OKX, il rapporto long-to-short è leggermente diminuito, passando da 1,00 del 9 aprile all'attuale 0,91.

Inoltre, i trader di Bitcoin futures non erano abbastanza fiduciosi da aggiungere posizioni rialziste con leva. Pertanto, sebbene il prezzo di Bitcoin ritesti i 29.000$ in termini di derivati, i rialzisti non dovrebbero preoccuparsi, poiché si è registrata una scarsa domanda da parte dei venditori allo scoperto e una leva eccessiva da parte degli acquirenti.

In parole povere, la struttura del mercato di Bitcoin è rialzista: il prezzo di BTC può facilmente salire di un altro 10% fino a 33.000$, dal momento che i venditori sono attualmente timorosi di vendere allo scoperto.

I punti di vista, i pensieri e le opinioni qui espressi sono esclusivamente degli autori e non riflettono o rappresentano necessariamente quelli di Cointelegraph.

Traduzione a cura di Walter Rizzo