Il colosso della tecnologia IBM ha stretto una collaborazione con Global Citizen, un'organizzazione non a scopo di lucro che si occupa di combattere casi di estrema povertà, allo scopo di promuovere una piattaforma blockchain per la raccolta di donazioni di beneficenza.

Stando a quanto riportato da IBM, una delle sfide che le associazioni umanitarie devono affrontare è assicurare che i fondi vengano utilizzati in maniera efficace ed efficiente, nonché fedele alla missione dell'organizzazione.

“Se vogliamo risolvere problemi sociali come la povertà estrema o le malattie infettive, dobbiamo assicurare che ogni causa riceva il denaro promesso, specialmente nel caso del donatore più influente al mondo: il governo federale".

L'iniziativa proposta da IBM e Global Citizen mira a fornire un incentivo per la creazione di una piattaforma blockchain che possa essere utilizzata per tenere traccia degli sforzi umanitari, dalla riscossione del denaro al suo eventuale impiego.

"Challenge Accepted", questo il nome dell'evento, richiede ai partecipanti la realizzazione di una rete di tre membri sulla IBM Blockchain Platform, nella quale donazioni e trasferimenti di fondi vengono effettuati dal governo, registrati dalle organizzazioni umanitarie e certificate da Global Citizen.

Il progetto vincente verrà studiato da IBM, Global Citizen e altri leader dell'industria per garantire la migliore implementazione possibile. Il codice verrà inoltre condiviso con altri programmatori a lavoro su progetti simili.

Lo scorso anno, la piattaforma umanitaria britannica Alice ha annunciato il lancio della propria rete di raccolta fondi. Alice ha già iniziato ha testare il network, che utilizza contratti intelligenti per il pagamento delle istituzioni benefiche, al St Mungo’s di Londra, che si occupa di supportare i senzatetto.

Nella giornata di ieri Pineapple Fund, ente di beneficenza basato sul Bitcoin (BTC), ha annunciato di aver donato complessivamente ben 5.104 BTC a vari enti umanitari in tutto il mondo. Il Pineapple Fund è stato fondato a dicembre dello scorso anno da un filantropo anonimo, conosciuto in rete con il nome di Pine.