Stando ad un resoconto recentemente pubblicato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) e dalla Banca Mondiale, in futuro le banche centrali potrebbero distribuire le proprie criptovalute.

Il sondaggio condotto dalle due istituzioni svela infatti che le banche centrali di svariati paesi hanno preso in considerazione l'idea di lanciare un qualche tipo di Central Bank Digital Currency (CBDC). L'Uruguay ha già avviato un programma pilota per la distribuzione della propria moneta digitale, mentre Bahamas, Cina, Organizzazione degli Stati dei Caraibi Orientali, Svezia e Ucraina sono "in procinto" di testare tali sistemi.

Inoltre, numerose banche hanno condotto delle ricerche sul potenziale impatto delle CBDC sulla stabilità finanziaria, sulla struttura del settore bancario e sulla trasmissione della politica monetaria.

Per quanto riguarda le motivazioni che hanno spinto le banche a prendere in considerazione il lancio di CBDC, nelle economie sviluppate lo scopo è principalmente quello di offrire alla popolazione un'alternativa al denaro cartaceo, il cui utilizzo nella vita di tutti i giorni continua a diminuire. Nei paesi ancora in via di sviluppo invece le CBDC mirano a ridurre i costi delle operazioni e a consentire l'accesso ai servizi bancari ad un gran numero di cittadini.

La maggior parte delle banche centrali non è tuttavia interessata alla distribuzione di CBDC totalmente anonime, in quanto tali istituzioni desiderano che le transazioni siano tracciabili, nel caso in cui vengano commessi dei reati.