Secondo quanto riportato, le autorità di regolamentazione indiane starebbero frenando l'introduzione di norme complete sulle crypto per timore che la regolamentazione possa legittimare gli asset crypto e creare rischi sistemici.
In base a un rapporto pubblicato oggi da Reuters che cita documenti visionati dai giornalisti dell'agenzia, la Reserve Bank of India (RBI) ritiene che contenere i rischi posti dalle criptovalute attraverso la regolamentazione sarebbe difficile.
Il documento riferisce che la regolamentazione delle criptovalute le legittimerebbe e “renderebbe il settore sistemico”. Il testo prosegue ribadendo che un divieto totale delle criptovalute affronterebbe i rischi allarmanti degli asset crypto, ma non potrebbe contrastare i trasferimenti peer-to-peer o le negoziazioni su exchange decentralizzati.
Attualmente l’India non dispone di una regolamentazione completa delle criptovalute, ma nel frattempo ha imposto alcune restrizioni.
Attuali norme indiane in materia di crypto
Sebbene l'India non disponga di norme chiare in materia di crypto, il governo applica un'imposta del 30% sui guadagni derivanti dagli asset digitali e richiede la registrazione presso le autorità di regolamentazione locali per i crypto exchange. A fine 2023, l'Unità di informazione finanziaria (FIU) indiana ha richiesto il blocco dei principali exchange quali Binance, KuCoin, Huobi, Kraken, Gate.io, Bittrex, Bitstamp, MEXC Global e Bitfinex per mancata registrazione.
Sia Binance che il concorrente KuCoin sono tornati operativi nel Paese nel 2024 dopo aver ottenuto l'approvazione dalla FIU volta ad offrire i propri servizi in India. Le autorità di regolamentazione impongono inoltre norme antiriciclaggio (AML) alle aziende che operano nel settore delle criptovalute a livello locale.
Adozione crescente delle crypto in India
Nonostante l'apparente ostilità del Paese nei confronti dell'industria crypto, essa è leader nell'adozione degli strumenti. Il rapporto “2025 Geography of Crypto”, pubblicato di recente dalla società di analisi forense Chainalysis, rivelato che l'India è leader nell'adozione in tutte le categorie.
Anche i funzionari governativi hanno reso note le loro partecipazioni. Il ministro Jayant Chaudhary ha riferito che il suo portafoglio di criptovalute è cresciuto del 19% fino a raggiungere circa 25.500$.
Tuttavia, secondo i dati del settore, il Paese deve affrontare un divario tra i parametri relativi all'adozione e l'utilizzo effettivo. “Il fatto che i parametri indichino una cosa e la realtà presenti un'immagine contrastante suggerisce che l'India si trovi a un bivio paradossale”, conclude Mithil Thakore, CEO della piattaforma di crypto Velar.