Il primo ministro indiano Narendra Modi ha premiato la giovane imprenditrice Harshita Arora, sviluppatrice di un'applicazione per il monitoraggio dei prezzi delle criptovalute, nonostante nel Paese sia attualmente in corso una battaglia per stabilire lo stato legale delle monete digitali.

In un tweet del 24 gennaio, Modi ha affermato che "la passione per la scienza, la tecnologia e il benessere umano di Arora sono evidenti". La donna ha ricevuto il Bal Shakti Puraskar 2020: un riconoscimento volto a premiare i contributi dei giovani al sociale, all'innovazione, allo sport, all'arte e alla cultura.

Arora, ragazza soltanto diciottenne, ha infatti "creato un'applicazione per proteggere gli investitori dai truffatori": il software in questione, chiamato Crypto Price Tracker, permette di gestire il proprio portfolio e controllare i prezzi delle criptovalute.

La donna ha anche lavorato all'applicazione "Food AI", capace di identificare i cibi all'interno delle immagini, nonché a "CellCount", che permette ai biologi di semplificare il conteggio delle cellule nelle immagini al microscopio.

La complicata situazione delle crypto in India

Il fatto che il primo ministro abbia rilasciato un riconoscimento ufficiale ad una persona coinvolta nel settore delle criptovalute è un evento particolarmente curioso, dato lo stato incerto di questa tecnologia in India.

Nel Paese infatti gli exchange di criptovalute e le altre aziende del settore non possono più utilizzare servizi bancari a causa di una normativa proposta dalla Reserve Bank of India nell'aprile del 2018, ed entrata ufficialmente in vigore a luglio dello stesso anno. Da allora sono state presentate numerose petizioni, sia organizzate dalla comunità che dalle compagnie di settore, nella speranza di revocare tale decisione in quanto considerata incostituzionale.

Il caso è stato presentato alla Corte Suprema dell'India, che sta attualmente esaminando le argomentazioni di entrambe le parti, dalla Internet & Mobile Association of India (IAMAI) proprio in seguito a tali petizioni. La IAMAI è un'ente senza fini di lucro, la cui missione è espandere e migliorare i settori dei servizi online e mobile, facendo se necessario appello al governo per conto di consumatori, azionisti e investitori.

Alcuni legislatori hanno persino presentato una proposta di legge, intitolata "Banning of Cryptocurrency & Regulation of Official Digital Currencies", che intende non soltanto vietare totalmente l'utilizzo delle criptovalute nel Paese, ma anche spianare la strada per l'introduzione di una "Rupia Digitale" da parte della Reserve Bank of India.