In occasione della Crypto Coinference 2018, la prima edizione di una conferenza tutta italiana dedicata a criptovalute e blockchain, abbiamo avuto il piacere di intervistare Mariana Gospodinova, COO e Head of Operations di Binance Malta.

Mariana ha avviato la propria carriera in Skrill, oggi Paysafe, una delle primissime istituzioni del Regno Unito operante nel settore del denaro digitale. Dopo otto anni nell'azienda, ad agosto di quest'anno la donna si è unita a Binance per guidare le attività a Malta, allo scopo di realizzare una nuova piattaforma per criptovalute conforme ai requisiti normativi imposti dal paese.

Durante l'intervista abbiamo discusso delle future operazioni di Binance, dei piani della compagnia in Europa e più in generale dell'intero settore delle criptovalute.

Cointelegraph: Ora che possedete questa nuova attività a Malta, che fornirà una migliore comprensione del mercato europeo, regolamentazioni e situazione politica, in quali paesi Binance pianifica di espandere le proprie operazioni e dare vita a nuove imprese?

Mariana: Beh, certamente Malta sarà il fulcro delle operazioni in Europa. Tuttavia ho già accennato al fatto che, ancor prima di Malta, abbiamo intenzione di lanciare un altro exchange, con sede a Jersey. Prima di venire qui a Milano eravamo infatti proprio a Jersey, dove abbiamo tenuto un incontro con gli organi di regolamentazione in vista del lancio, che avverrà molto presto. Collocheremo un team a Jersey che si occuperà delle operazioni locali, ma le attività verranno in parte gestite da Malta.

Siamo molto decentralizzati, abbiamo personale in tutto il mondo. Se sono persone capaci, che possono operare in maniera indipendente, non ci poniamo alcun problema a coinvolgerli in svariati progetti, anche se vivono in zone estremamente remote. Abbiamo i mezzi per comunicare, anche se questo spesso comporta svegliarsi ad orari bizzarri a causa del fuso orario: in tal modo non dipendiamo su un singolo paese per portare avanti le nostre attività.

Probabilmente le operazioni in Europa verranno gestite da Malta, e possediamo un ufficio a Singapore per il personale che lavora in Asia: così riusciamo a coprire svariati fusi orari.

Cointelegraph: Oltre alla piattaforma d'exchange che tutti conosciamo, nel tuo discorso hai anche menzionato una vasta gamma di prodotti finanziari che Binance desidera introdurre nel mercato: saranno disponibili anche in Europa?

Mariana: Ho sostanzialmente presentato i "rami" di Binance, ogni divisione dell'azienda ci fa avvicinare sempre più al nostro valore portante: portare denaro in tutto il mondo. Il motivo per cui ci definiamo una "piattaforma" non è soltanto perché possediamo effettivamente una piattaforma di scambio, ma anche perché ci impegniamo ad educare le persone, e ci aspettiamo che queste a loro volta contribuiscano attivamente ai contenuti che portiamo in tutto il mondo.

Questi prodotti sono già attivi su Binance.com, e molti consentono di contribuire in maniera attiva al settore. Alcuni sono semplici strumenti che permettono di investire in altri partecipanti al mercato, o di effettuare donazioni benefiche, oppure garantire la trasparenza delle transazioni durante il nostro lavoro con paesi e organizzazioni internazionali. Tutte queste funzioni verranno rese disponibili sia in Europa che a Singapore, e opereranno in maniera indipendente l’una dall’altra.

Cointelegraph: Ora una domanda proposta dai nostri utenti. Molte aziende europee hanno contattato Binance per richiedere l'inserimento del proprio prodotto sulla piattaforma?

Mariana: Come Binance sceglie quali monete supportare è una delle domande che ci viene più spesso posta agli eventi. Sì, molte compagnie europee vorrebbero far parte della piattaforma di lancio da noi presentata. Possediamo un team dedicato, che si occupa di scegliere quali prodotti aggiungere alla piattaforma: si tratta di un processo estremamente rigido e severo, ma non ci facciamo influenzare da nulla che non sia il valore del progetto e dei suoi fondatori.

Studiamo con attenzione i gestori del progetto, ed esaminiamo se crediamo davvero in questa iniziativa e come possiamo supportarla. Abbiamo una grande responsabilità sociale verso gli utenti e la comunità: se inserissimo una moneta poco conveniente, che col tempo potrebbe trasformarsi più in una truffa che in un progetto di valore, ci riterremmo responsabili per l'intera comunità, non soltanto per i clienti di Binance: le nostre scelte potrebbero influenzare altri exchange o utenti.

Cointelegraph: Furti di dati e sicurezza informatica sono due argomenti molto discussi per quanto riguarda gli exchange. Molti utenti ci hanno fatto notare che qualche anno fa un'intervista simile sarebbe stata condotta con Mt. Gox, considerato un tempo il re degli exchange ma costretto a dichiarare bancarotta a causa di un attacco informatico. La domanda è la seguente: Binance ha mai considerato l'idea che possa subire un attacco simile, ed è presente una sorta di Piano B se un evento del genere dovesse realmente accadere?

Mariana: Coordinare un business in un ambiente regolamentato comporta non soltanto il rispetto delle leggi, ma anche il possesso di un sistema denominato “gestione dei rischi”, che tutela ogni aspetto della nostra attività. Il pericolo più grande per qualsiasi exchange è ovviamente un attacco hacker, poiché tutti i dati in tuo possesso, non soltanto dal punto di vista della GDPR o della tutela delle informazioni, servono soprattutto a proteggere i fondi dei clienti.

Affrontiamo questo argomento molto seriamente. Abbiamo lavorato con professionisti, con aziende capaci di individuare le aree vulnerabili all'interno dei sistemi: in questo modo possiamo proteggerci. Abbiamo speso parecchie risorse nella sicurezza e nel miglioramento dei nostri prodotti, senza tuttavia compromettere l'integrità dell'ecosistema. La sicurezza è una delle principali preoccupazioni di Binance, e penso sia questo il motivo per cui siamo divenuti così popolari.

Cointelegraph: Se chiedessi di nominare i tre più grandi avversari di Binance nel settore delle criptovalute, cosa risponderesti?

Mariana: Innanzitutto non consideriamo gli altri degli avversari, perché francamente ci consentono di migliorare. Non siamo in competizione diretta, esistiamo per conto nostro e per aiutare gli altri. La concorrenza, se così si può definire, fra OKEx e Binance è stata messa in evidenza in svariate occasioni, forse perché entrambi possediamo uffici a Malta, ma in realtà le due aziende lavorano a stretto contatto l’una con l’altra.

Anche Bitfinex potrebbe essere considerato un altro di questi “avversari”. Coinbase è molto popolare in Europa, troviamo che la semplicità della loro piattaforma sia uno dei principali punti di forza: si tratta di un altro potenziale avversario, specialmente per quanto riguarda il mercato europeo. Ma ovviamente ce ne sono molti altri, come Kraken o Bitstamp. Abbiamo parecchia concorrenza, se la si vede in questo modo.

Cointelegraph: Direi che non ci sono molte compagnie che stanno tentando di costruire una nuova sede in Europa, o provando a realizzare quel che sta facendo Binance.

Mariana: Penso che con l'entrata in vigore delle nuove leggi a Malta, numerose aziende abbiano tentato di aprire bottega in Europa. Molte di queste pianificano la fondazione di una sede a Jersey, e ho anche discusso con alcuni exchange locali qui in Italia. Attualmente l’Europa è un mercato secondario: poiché il principale strumento di scambio internazionale è il dollaro statunitense, l'America d’anticipo da questo punto di vista. Per non parlare del fatto che recentemente la Securities and Exchange Commission ha ascoltato le richieste della comunità, certificando gli exchange in maniera più tempestiva.

Ovviamente oltreoceano operare a norma di legge è più difficile, perché è necessario ottenere una certificazione in ogni singolo Stato: nelle fasi iniziali bisogna risolvere parecchie questioni di natura legale. Ma anche l’Europa è un centro parecchio redditizio, in quanto esiste una pratica detta "Passporting" che consente di operare liberamente in tutta l’Unione Europea, a patto che l'azienda risieda in determinati paesi all'interno del territorio. Penso che Malta stia rendendo l’Europa una meta molto più popolare per il settore blockchain, e ultimamente ho notato che numerose aziende desiderano espandere le proprie attività anche nel mercato europeo.

Cointelegraph: Quali sono le principali differenze fra il mercato asiatico e quello europeo, e quali pensi siano le principali sfide da affrontare se si desidera lavorare in ambienti così diversi.

Mariana: Penso che il mercato asiatico sia per certi versi più opportunistico, si va sempre alla ricerca di grosse occasioni. In Europa è tutto più regolamentato: sono presenti severe leggi sulle tasse, e analizziamo sempre gli aspetti fiscali e normativi di certe attività. In generale siamo molto più prudenti con il nostro denaro rispetto all'Asia.

Anche l'argomento dei dati, e come questi vengono utilizzati e condivisi, è molto importante: si tratta in molti casi di un ostacolo per le persone che desiderano accedere al mondo delle criptovalute. Qualsiasi compagnia intenzionata a servire la popolazione dell'Unione Europea dovrà rispettarne la privacy, anche grazie all’incredibile normativa GDPR entrata in vigore di recente. Nel complesso direi che in Europa si è più avversi al rischio rispetto all’Asia.

CointelegraphInteressante. Abbiamo assistito alla nascita e all'ascesa di Binance Coin. Cosa riserverà questo progetto in futuro, e quali sono i motivi che hanno portato alla sua realizzazione?

Mariana: Beh, si tratta di una utility coin: sostanzialmente viene utilizzata per il pagamento delle tariffe di scambio. Non è mai stata pensata per essere una moneta autonoma. Al momento siamo tentando di promuovere l’adozione di Binance Coin attraverso la partecipazione a determinati progetti: come probabilmente saprete già, recentemente abbiamo ad esempio investito nella compagnia TravelbyBit. 

Se non sbaglio i tuoi colleghi hanno già discusso con il fondatore di TravelbyBit… sostanzialmente questa azienda ha guidato l'adozione delle criptovalute a Brisbane, in Australia, piazzando in tutto il paese terminali che accettano criptovalute. A Brisbane sono presenti oltre venti negozi che accettano BNB come moneta principale. Si tratta di una maniera per introdurre BNB come valuta, ma il principale utilizzo rimane quello di utility coin. Il costante burn della moneta rende il prezzo estremamente instabile: difficilmente potrà essere utilizzata come mezzo di pagamento. Ma come saprete stiamo anche lavorando ad un nostro exchange decentralizzato, che potrebbe portare a nuove opportunità, all'introduzione di nuove tipologie di moneta.

Cointelegraph: Questo è un argomento delicato per molti utenti, a causa degli ultimi avvenimenti legati a certe stable coin. Qual è la tua opinione su questo tipo di criptovalute, e come vedi il loro futuro all’interno dell’ecosistema Binance?

Mariana: Francamente penso che le stable coin siano un ottimo modo per promuovere l'adozione delle criptovalute, sia come moneta che come strumento di pagamento, poiché non credo che attualmente molte persone vogliano utilizzare asset come Bitcoin per portare a termine le proprie transazioni: è più qualcosa in cui si investe. Anche CZ spesso consiglia di conservare le proprie criptovalute, affermando che bisogna riuscire a distinguere fra monete nella quali investire e valute da utilizzare invece per effettuare pagamenti: spesso un asset non può essere entrambe le cose.

Le stable coin possono essere accettate molto velocemente dalla popolazione, grazie alla quasi totale mancanza di volatilità e alla loro dipendenza dal denaro tradizionale. Possono essere percepite come un mezzo di pagamento, come qualcosa di regolamentato, e in tal modo promuovere l'adozione. Personalmente sono a favore di criptovalute stabili. Possediamo un progetto, non lanciato da Binance ma da un'altra azienda qui a Malta, che lega una moneta digitale all'euro: penso si tratti di un'iniziativa fantastica, qualcosa che vale la pena approfondire.

Cointelegraph: Molte persone considerano Binance il principale leader dell'industria, grazie agli enormi passi da gigante compiuti in così poco tempo dalla compagnia. Se qualcuno volesse ottenere un posto di lavoro in Binance, che tipo di abilità state cercando in questo momento?

Mariana: Risponderò a questa domanda con una sola frase: siamo una compagnia molto etica, e le persone che vogliamo assumere devono essere altrettanto etiche. Consentiamo esperimenti ed errori, purché questi non vengano commessi per ottenere benefici personali. Siamo più che lieti di supportare la crescita personale dei nostri dipendenti, di aiutarli a rimettersi in piedi dopo una caduta, ma quel che assolutamente non tolleriamo è un tipo di comportamento poco etico.

Cointelegraph: Ecco la mia ultima domanda: potresti fornire maggiori dettagli sui piani di Binance in Europa per quest'anno e per il prossimo?

Mariana: Beh, in Europa il mio piano è quello di lanciare un exchange a Jersey entro fine anno, e di avere un ottimo team sul posto che possa supportare tale operazione. E spero poco dopo di lanciarne uno anche a Malta. Forse non accadrà entro fine anno, abbiamo poco tempo, ma i nostri obiettivi a lungo termine sono in realtà a breve termine: guardiamo principalmente ad un futuro non troppo lontano. Jersey sarà il nostro primo successo in Europa, e spero di poter presto affermare lo stesso anche per Malta.

Cointelegraph: Attenderemo il lancio a Jersey! Grazie Mariana, è stato come sempre un piacere chiacchierare con Binance.

Mariana: Grazie a voi.

L'intervista è stata realizzata in collaborazione con Lucrezia Cornèr, managing editor di Cointelegraph.