Il presidente iraniano ha proposto la creazione di una criptomoneta per i musulmani, al fine di contrastare l’egemonia economica degli Stati Uniti.
Hassan Rouhani, presidente dell’Iran, è intervenuto durante la recente Conferenza Islamica della Malesia, sollecitando le nazioni musulmane al rafforzamento della cooperazione finanziaria e del mercato così da recidere la loro dipendenza dal dollaro statunitense.
Una criptovaluta per il mondo musulmano
Rouhani ha sostenuto che le sanzioni economiche sono i principali strumenti di egemonia e oppressione globale degli Stati Uniti. Il presidente ha avanzato la proposta di istituire uno speciale sistema bancario e finanziario tra le nazioni musulmane che faccia uso di una valuta locale, e non del dollaro, per il commercio. I report locali confermano che Rouhani abbia proposto la creazione di una criptovaluta come parte di tale progetto.
Come riportato dalla stampa, il presidente ha dichiarato:
"Il mondo musulmano dovrebbe avanzare delle misure per tutelarsi dal dominio del dollaro statunitense e dal regime finanziario americano."
Anche la Malesia desidera un'alternativa al dollaro
Alla conferenza hanno anche partecipato i leader degli altri maggiori Stati musulmani come Turchia e Qatar, mentre Arabia Saudita e Pakistan si sono ritirati dalla conferenza.
Secondo quanto riferito, l’idea del presidente iraniano ha incontrato finora soltanto il sostegno della Malesia e del suo Primo Ministro Mahathir Mohamad, che ha approvato l’iniziativa come riportato dal quotidiano locale Free Malaysia Today. Si tratta della prima volta, ha constatato il politico, che Iran e Turchia prendono seriamente in considerazione la possibilità di creare un'alternativa al dollaro americano. Ha inoltre dichiarato:
"Potremmo usare le nostre valute, oppure avere una valuta comune."
Nel frattempo il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha criticato l’Organizzazione della Cooperazione Islamica, sostenendo che questa istituzione che unisce il mondo musulmano ha dimostrato "l'incapacità di attuare le proposte a livello pratico". Erdoğan ha sottolineato che gli Stati musulmani dovrebbero concentrarsi maggiormente sulla finanza islamica, suggerendo l’istituzione di uno speciale gruppo di lavoro.
Criptovalute per aggirare le sanzioni statunitensi
Numerose giurisdizioni in tutto il mondo stanno prendendo in considerazione l’idea di creare una criptomoneta per eludere le sanzioni degli Stati Uniti. Come riportato da Cointelegraph a settembre, le autorità della Nord Corea hanno annunciato l’intenzione di emettere una valuta digitale: gli esperti credono infatti che lo scopo dell'iniziativa sia proprio quello di aggirare le sanzioni americane.
Il Venezuela è uno dei più celebri esempi di Stato che prova ad eludere le sanzioni internazionali usando una propria criptovaluta: il Petro, lanciato a febbraio dello scorso anno, è la criptovaluta nazionale del Venezuela, ancorata al valore delle riserve petrolifere e minerarie del Paese.