Secondo quanto riportato in data 20 febbraio dal Financial Times, il governo del Venezuela ha ufficialmente lanciato la prevendita di Petro (PTR), la prima criptovaluta nazionale supportata dal petrolio.

Sono già stati resi disponibili 82,4 milioni di Petro per l'acquisto con denaro fiat o principali criptovalute, ma non per Bolivar venezuelani.

José Vielma Mora, Ministro del Commercio Estero e dell'Investimento Internazionale, ha dichiarato che il governo spera di attirare investitori stranieri da paesi come Polonia, Danimarca e Norvegia, aggirando al tempo stesso le dure sanzioni imposte da Europa e Stati Uniti.

Precedentemente, il Presidente Nicolas Maduro aveva ordinato la distribuzione di 100 milioni di Petro, ognuno dal valore di un singolo barile di petrolio. Attraverso questa vendita, l'uomo spera di raccogliere oltre 6 miliardi di dollari.

Per acquistare o scambiare Petro, gli investitori dovranno scaricare un apposito portafoglio digitale sviluppato dal governo del Venezuela. Una volta acquisito, genererà un indirizzo utilizzato per il trasferimento di PTR.

Il catastrofico crollo del prezzo del Bolivar ha portato il governo del paese a ricercare medoti alternativi per salvare l'economia da una crisi. Negli ultimi 12 mesi infatti, l'inflazione in Venezuela è salita del 4.115% ed il Bolivar ha perso fino al 96% del suo valore originale, portando l'economia del paese in una spirale discendente.

Cosa ne pensate? Riuscirà il Venezuela a fare meglio dell'intero mercato delle ICO nel 2017 raccogliendo la bellezza di 6 miliardi di dollari grazie alla vendita del Petro?

Ana Heide